Charles Bukowski: Post Office

Metafore esistenziali e ruvidezza del quotidiano, nel libro d’esordio di Charles Bukowski. E’ un ufficio postale che rappresenta la vita, quello nel quale trascorre gran parte delle sue notti Henry Chinasky , alter ego di Bukowski in “Post Office” . Una bolgia di fatalismi, ribellioni e infinite direttive burocratiche dall’incredibile stupidità. Ecco l’ambiente con il quale si scontra Henry, sul filo dell’indolenza, Henry detto Hank che lotta contro questa impietosa presentificazione di deus ex machina a stelle e strisce che corrisponde alla dicitura delle Poste degli Stati Uniti di Los Angeles, in California, ma si lascia assorbire a tratti, in quelle anse di tempo e di vita

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