Giornata mondiale della poesia 2012: tra L’Aquila, la Shoah e Alda Merini

Si celebra oggi la Giornata Mondiale della Poesia, istituita dall’UNESCO nel 1999. La poesia non è morta, anche se per alcuni può essere noiosa; non è morta anche se in molti scrivono poesie (a loro dire) ma poeti non sono. E che non sia morta lo testimoniano due eventi legati all’odierna giornata. Da un lato abbiamo la Commissione Nazionale Italiana per l’UNESCO che ha scelto di celebrare la Giornata a L’Aquila, “eleggendola quale sede della Giornata Mondiale della Poesia per dare luce a questa città distrutta che, con il terremoto del 6 aprile del 2009, ha visto sbriciolarsi le proprie splendide architetture e le sue ricchezze artistiche e culturali”. Dall’altro lato abbiamo l’annuncio che a Torino verrà realizzato il Memoriale dedicato “ai poeti assassinati nei campi di sterminio nazisti, durante la Shoah”. Grazie all’associazione onlus Nessun uomo è un isola e al Gruppo EveryOne verranno ricordati poeti come Benjamin Fondane, Itzhak Katzenelson, Gertrud Kolmar, Max Jacob, “i cui versi – scritti poco prima della deportazione o in alcuni casi addirittura nei ghetti e nei lager – hanno consegnato all’umanità, attraverso l’arte e il martirio, la memoria di milioni di vittime dell’odio razziale”. La poesia non è morta e la Giornata Mondiale della Poesia ce lo ricorda. E visto che parliamo di poesia e di vita che nasce dalla poesia, non possiamo non ricordare Alda Merini che nacque il 21 marzo del 1931, come lei stessa ricorda nella poesia Sono nata il 21 a primavera . Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta. Così Proserpina lieve

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