Il nuovo libro di Dan Brown si intitola Inferno

Alzi la mano chi non ha letto Il codice da Vinci , per quel che mi riguarda l’esperienza con Dan Brown è finita lì; adesso trapelano le prime indiscrezioni sul suo nuovo libro che ha per titolo una parola italiana, Inferno appunto, rivelato sulla pagina Facebook dell’autore che, come spiega questo video , per questa nuova avventura ha tratto ispirazione dal capolavoro dantesco che tutti conosciamo. Ma Dan non si è fermato ovviamente alle nozioni classiche che tutti chi più chi meno, abbiamo appreso sui libri di scuola; per le sue ricerche ha girato l’Europa e si è fermato a Firenze, dove si è immerso nello studio approfondito del poema. Che gli ha fornito -promette lui- tutta la serie di simboli, codici segreti e rebus di varia natura che costellano il nuovo lavoro e che daranno come sempre del filo da torcere al protagonista Robert Langdon. Ci segnalano su Repubblica che l’attesa uscita è prevista in America, Inghilterra e Italia per metà maggio 2013 (da Mondadori); ma è tenendo d’occhio la giovanissima pagina Twitter ufficiale dell’autore, che nelle prossime settimane potrebbero arrivare nuovi e succulenti dettagli su Inferno. Digitando l’hashtag #danbrown invece potrete tra l’altro scovare i siti per prenotare la vostra copia. E Twitter fu davvero galeotto nella giornata di ieri per la promozione di questo -già lo sappiamo- bestseller, astutamente progettata per far partecipare

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One Response to Il nuovo libro di Dan Brown si intitola Inferno

  1. LadyAileen ha detto:

    Tutto il romanzo è basato su fughe rocambolesche, inseguimenti incredibili, flashback e continue informazioni di natura storica su quadri, luoghi e personaggi (senza dubbio molto interessanti e ben intrecciate con gli avvenimenti ma a volte tendono ad essere fuori posto e ammetto che il romanzo a volte può dare l’impressione di una guida turistica).
    Ho apprezzato molto l’idea dell’ambientazione fiorentina (non manca una capatina in qualche altra città) e la simbologia dantesca come motore per dar vita a questo thriller storico dalle tinte apocalittiche.
    Una lettura coinvolgente soprattutto grazie ai numerosi colpi di scena, il ritmo serrato, la trama lineare, lo stile scorrevole e l’immancabile e misteriosa Langdon’s girl.
    E’ anche vero che qualche spunto di riflessione c’è e mi riferisco all’idea che tra Bene e Male ci sia un confine sottile e che forse il Male potrebbe essere una scelta necessaria se servisse per un bene superiore, ma niente di approfondito.
    In conclusione, i libri di Dan Brown vanno intesi come opere di puro intrattenimento (sinceramente ho passato delle ore davvero piacevoli) e come scusa per (ri)visitare i luoghi menzionati nel libro (Partirei domani per Firenze).
    Aspetto con trepidazione il prossimo libro.

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