Poesie da non so dove, di Federica Rossi

Pubblicare poesia, si sa, è un suicidio editoriale: commercialmente parlando la poesia non vende e purtroppo, al di là dell’aspetto romantico, il libro è un prodotto che va venduto. Per questo trovare tra le proposte di una giovane casa editrice anche la poesia è interessante. Bébert edizioni – casa editrice nata nel 2012 a Bologna che ha scelto il copyleft e graficamente opta per la monocromia delle copertine perché, come leggiamo sul loro sito . hanno “voglia di differenziarsi da tutte le nuove forme editoriali, da tutte quelle nuove forme di bigiotterie che sono il packaging, le grafiche e tutto quello che predilige l’estetica al contenuto” – ha nel suo catalogo il libro Poesie da non so dove di Federica Rossi , con illustrazioni di Maria Cecilia Azzali. Attraverso l’uso di un linguaggio minimalista e ricorrendo al verso libero, l’autrice mette bianco su nero delle emozioni che, chissà, molti di noi a volte hanno provato. Leggiamo, per esempio, in Marionette che respirano (purtroppo) : Tutti, come burattini, vi gonfiate di risate insignificanti e di grosse enormi parole. Parlate, ridete, Morite! Intensa la poesia Silenzio che è fatta di domande, tante domande, a cui è difficile dare una qualche risposta accettabile e per questo l’unica cosa che si può fare è tacere. Alla fine rimane, forse, solo un Desiderio : Voglio andare, viaggiare, vagare dove nessuno mi può

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