Ricordando l’11 settembre 2001 con una poesia di Wisława Szymborska

Ricorre oggi l’anniversario dell’ attacco alle Torri gemelle: quell’ 11 settembre ha veramente cambiato il mondo, però, a quanto sembra, gli uomini sono restii a comprendere quanto la storia ha da insegnare e si danno da fare perché la guerra sia sempre una realtà. Gli attacchi terroristici vanno condannati, da qualunque parte vengano. Ma non è con la guerra che si risolvono i problemi. Anzi, si peggiorano. Ci si dimentica sempre delle persone, di quanti poi ne faranno le spese: danni collaterali, si dice. Come se la vita umana fosse un nulla. Alle vittime dell’11 settembre, ma anche alle vittime di tutte le guerre, a prescindere dal colore delle stesse, va il nostro pensiero, che si traduce in poesia, prendendo in prestito le parole di Wisława Szymborska che nella poesia Fotografia dell’11 settembre descrive quello che secondo lei è successo. Fotografia dell’11 settembre Sono saltati giù dai piani in fiamme – uno, due, ancora qualcuno sopra, sotto. La fotografia li ha fissati vivi, e ora li conserva sopra

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