Switched, di Amanda Hocking. Dal self-publishing al successo mondiale

Switched , dell’americana Amanda Hocking, è il primo libro della trilogia paranormal romance YA Trylle . Amanda Hocking è un clamoroso caso editoriale di self-publishing. Dopo alcuni libri scritti per passione (senza, evidentemente, grandi risultati presso le case editrici), nel 2010 l’autrice decide di autopubblicarsi su Amazon. Ed ecco che nei negozi di vendita online cominciano ad apparire i suoi lavori in formato digitale. Ciò che scrive piace così tanto ai lettori che in pochi mesi la Hocking riesce a vendere, dei suoi 9 e-books, oltre un milone di copie , guadagnando due milioni di dollari ! Agli inizi del 2011 si stima che l’autrice abbia venduto, in media, 9000 copie al giorno! ( * ) Un caso di questa portata non passa certo inosservato alle case editrici (probabilmente anche a quelle che fino ad allora erano state sorde al talento creativo della Hocking). Nel marzo 2011 è la Martin’s Press a farsi avanti e offre all’autrice ventisettenne un super contratto per la scrittura – questa volta su carta – di una nuova serie paranormal romance YA, Watersong . Ma l’occhio lungo della casa editrice, visto il successo di Trylle in formato e-book, compra i diritti anche di quella trilogia e decide di pubblicarla su carta a partire dagli inizi del 2012. E come lei, moltissime altre case editrici internazionali: Trylle , infatti, sta per diffondersi in ben 30 Paesi del mondo. Essendo, inoltre, stati acquisiti i diritti cinematografici, è molto probabile che sia in arrivo anche un film, sceneggiato dalla …

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One Response to Switched, di Amanda Hocking. Dal self-publishing al successo mondiale

  1. LadyAileen ha detto:

    Sicuramente è una storia avvincente e stranamente, nonostante sia un libro per adolescenti, la vita scolastica è l’ultimo dei pensieri di Wendy.
    La protagonista non è la solita damigella in pericolo ma tende a fuggire ogni volta che si trova in situazioni che non le aggradano (risulta un po’ irritante e viziata). Si lamenta continuamente e non fa nulla per cambiare. Non ha interessi ma nonostante abbia scoperto una verità sconvolgente si disinteressa del suo nuovo stato. Manca proprio di spirito d’iniziativa. Dovrebbe essere dotata di un grandissimo potere ma per ora si è visto poco e niente. Forse col tempo crescerà ma non in questo volume.
    C’è anche da dire che ho nutrito qualche perplessità sul fatto che l’autrice abbia attribuito delle precise caratteristiche (capelli indomabili e dei colori del bosco, intelligenza, schizzinosa per i cibi, preferenza per la vita solitaria, ombrosa e la preferenza a camminare senza scarpe) alla protagonista ricondubili ad una determiata creatura, il problema è che non dimostrano nulla, mi sono sembrate troppo generiche. L’unico aspetto degno di nota è la carnagione di una sfumatura quasi verdastra che Wendy non ha ancora sviluppato ma che potrebbe ottenere passando più tempo insieme ai suoi simili.
    E’ sicuramente apprezzabile l’idea di evitare vampiri e lupi mannari utilizzati fin troppo spesso negli ultimi tempi, naturalmente non manca il risvolto romantico (niente triangoli) ma sarà davvero dura perché l’ostacolo da superare è la differenza di classe sociale.
    Essendo il primo di una trilogia, la storia finisce sul più bello e dunque per sapere come andrà a finire bisognerà aspettare il prossimo.

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