Un eremo non è un guscio di lumaca, di Adriana Zarri

Si rimane quasi frastornati nel leggere l’ultima opera di Adriana Zarri pubblicata da Einaudi con il titolo Un eremo non è un guscio di lumaca . Adriana Zarri – teologa sopraffina, donna intuitiva , scrittrice, amante degli animali , eremita – è morta lo scorso novembre, a novantuno anni, dopo una vita spesa al servizio della costante ricerca della verità. Un eremo non è un guscio di lumaca è composto di quattro parti: la prima è uno scritto di Rossana Rossanda, a mo’ di prefazione, in cui la co-fondatrice de Il Manifesto (giornale per il quale la Zarri scriveva le sue “parabole”) racconta delle sue ore passate insieme alla Zarri. Il corpus centrale è costituito da un classico di Adriana Zarri, Erba della mia erba edito in origine per i tipi della Cittadella. In questo libro – che amo definire sconvolgente in quanto la semplicità della narrazione è accompagnata dalla profondità delle riflessioni dell’autrice – la Zarri racconta della sua esperienza di donna ed eremita. L’altra parte – E altri resoconti di vita – sono nuove riflessioni di Adriana Zarri, modulate sul ritmo delle stagioni (della vita e della natura). L’ultima sezione, infine, è una sorta

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