I premi letterari influenzano le vostre scelte di lettura?

“L’Italia e’ un paese anomalo che ha il maggior numero di telefonini, suv e premi letterari del mondo. Ce ne sono troppi”. A dirlo è, in una bella intervista all’Adnkronos, Cinzia Tani, giornalista e scrittrice, autrice del saggio Premiopoli. Un indice ragionato dei premi letterari (Mondadori ed.). Tani ha commentato così la decisione di John Le Carrè di rifiutare il Booker Prize “anche se – ha aggiunto – solo chi e’ famoso e vende molti libri si puo’ permettere di rinunciare ai premi”. La ragione per cui in Italia uno scrittore non può permettersi di rifiutare un premio sta però, secondo Tani, nel fatto che nel nostro Paese è difficilissimo promuovere un libro. E quindi via libera anche a quei premi “meno seri” del Viareggio, il Bautta, il Fregene, oltre che allo Strega e al Campiello (che “pur non essendo “puri” fanno però vendere i libri”). Voi vi fate influenzare, nelle vostre scelte di lettura, dai premi letterari? Insomma: siete invogliati a comprare un libro, sapendo che si è classificato ai primi posti di un concorso? Foto | Flickr I premi letterari influenzano le vostre scelte di lettura?

L’Aquila. Falsi terremotati e storie vere di soccorritori: Mani nude e spille al cuore, di Marianna Di Nardo

Oltre che alle polemiche per la storia della falsa “terremotata” aquilana intervenuta nella trasmissione Forum, le testate italiane dovrebbero dedicare più attenzione alle tante iniziative editoriali che continuano a raccontarci il – vero – dramma delle popolazioni colpite dal terremoto del 6 aprile 2009. Dovrebbero farlo perché, come si è detto tante volte all’indomani della tragedia, gli abruzzesi sono un popolo fiero, che nel modo in cui hanno reagito al crollo delle loro vite, riesce a dare una lezione di umanità e coraggio a tutti i connazionali. Segnalo quindi volentieri questo Mani nude e spille al cuore , di Marianna Di Nardo (Tracce editore), che racconta le storie di coraggio e abnegazione di alcuni dei soccorritori (vigili del fuoco, carabinieri, poliziotti, volontari della protezione civile e sanitari). Sono loro i protagonisti di questi 27 brani; loro che, nonostante anche le loro famiglie fossero state direttamente colpite dal terremoto, hanno continuato senza soste a compiere il loro “dovere” (che parola fuori moda, non pensate?) senza cedere alla disperazione per le proprie stesse perdite. “E’ un libro da far leggere ai figli e ai giovani, per educarli al senso di appartenenza. E’ questa la piu’ bella lezione che viene da L’Aquila”, ha detto il giornalista Paolo Gambescia, che ha scritto la postfazione del libro. Marianna Di Nardo Mani nude e spille al cuore Tracce ed. 11 euro L’Aquila. Falsi terremotati e storie vere di soccorritori: Mani nude e spille al cuore, di Marianna Di Nardo

Il Principe Vampiro. Desiderio, di Christine Feehan. Secondo libro per i Carpaziani

Il Principe Vampiro. Desiderio , di Christine Feehan , è il secondo volume della Dark Series , meglio nota come ciclo dei Carpaziani ( The Carpathians series ), in Italia Il Principe Vampiro . In verità, devo dire che il romanzo pecedente, Il Principe Vampiro. Attrazione fatale , non mi aveva particolarmente colpita, così come Vieni da me , primo volume dell’altra famosissima serie della scrittrice americana, quella dei Ghostwalkers . (Il che, tra l’altro, mi aveva spinto a rimandare un po’ la lettura del libro iniziale della terza serie giunta in Italia, quella delle Sorelle Drake, Magia del Vento e Oceani di Fuoco ; libro che leggerò – ammetto – solo per dovere, poco prima dell’uscita del secondo volume). Poichè, però, l’autrice, nel mondo, è famosissima e ha collezionato davvero tanti premi nell’ambito della letteratura paranormal romance per adulti – in cui è una stella di prima grandezza – voglio attribuire questo mio scarso apprezzamento al fatto che i libri letti fossero volumi d’inizio serie e, quindi, ancora non ben definiti. Senza considerare il fatto che il primo romanzo sui Carpaziani risale al 1999 e, forse, quella spinta innovativa che in quegli anni doveva aver sicuramente posseduto (il libro vinse vari premi), è venuta meno, almeno per me, a causa delle molte letture fatte nell’ambito di questo sottogenere letterario nel corso del tempo. E’ chiaro che questa è una posizione…

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The Land of Painted Caves, di Jean M. Auel. Pessime notizie per l’Italia!

The Land of Painted Caves , di Jean M. Auel , attesissimo sesto volume della spettacolare saga preistorica I Figli della Terra , iniziata nel lontano 1980, è appena uscito in contemporanea mondiale in molti Paesi (come aveva anticipato la scrittrice americana stessa). Ma in Italia no . Nonostante la Auel avesse incluso anche noi, dalle pagine del suo sito, tra le nazioni che avrebbero finalmente avuto il libro tra le mani nella primavera del 2011, Longanesi, adducendo motivazioni, senz’altro credibili, ma poco accettabili, come tempi di acquisizione, traduzione e questioni tecniche di varia natura, ha posticipato l’uscita al 2012! Al 2012! Mentre Germania , Spagna , Francia (per citare le nostre vicine di casa) che, al pari di noi, hanno dovuto acquisire e tradurre , sono, invece, riuscite a rispettare tranquillamente i tempi sui quali Jean M. Auel aveva fatto sognare i suoi 45 milioni di lettori in tutto il mondo. Sulla pagina Facebook della casa editrice c’è una discussione sulla questione. Alcuni lettori hanno espresso, anche duramente, il loro pensiero. Ma l’unico risultato ottenuto, finora, è un generico «accelereremo il più possibile i tempi di lavorazione, come era già nelle nostre intenzioni» . Chissà che non si riesca a leggere il romanzo entro l’anno… Certo è, in tutta onestà, che quello di Longanesi sembra, a tutti gli effetti, un errore di valutazione o quantomeno una sottovalutazione di alcuni aspetti: «il romanzo è molto lungo e la…

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