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Problemi ai commenti su Blogo

La migrazione dei server Blogo, di cui vi abbiamo parlato settimana scorsa, ha lasciato qualche strascico problematico nei commenti: in molti blog non è possibile commentare normalmente. Ci scusiamo per il disagio e vi invitiamo a portare pazienza: i tecnici sono al lavoro per risolvere il disguido che ha colpito il nostro servizio Antispam, portandolo a non riconoscere più i messaggi di commento legittimi. Speriamo di essere di nuovo operativi entro la mattinata. Grazie! Problemi ai commenti su Blogo

Se un Pulitzer stenta a farsi pubblicare. La storia di Paul Harding

Ho letto una bella intervista a Paul Harding, autore del romanzo (Pulitzer narrativa 2010) L’ultimo inverno , di cui abbiamo parlato tempo fa . Mi ha colpito perchè racconta come il suo libro – che appunto nel 2010 ha vinto uno dei più prestigiosi premi letterari – abbia avuto tantissime difficoltà a trovare un editore. Harding – che insegna scrittura creativa – è un esordiente assoluto e dopo aver impiegato quattro anni per scrivere il libro ha ricevuto decine e decine di rifiuti a pubblicarlo (o meglio non-risposte), Poi, il “sì” è arrivato da parte di una piccola casa editrice specializzata in libri di medicina (!) la Bellevue literaly. Ho immaginato l’assurda situazione di una casa editrice che si trova a scoprire per caso un Pulitzer (immagino il catalogo: Anatomia/2, e accanto L’ultimo inverno). Pazzesco non trovate? La mia idea è che la causa stia nel fatto che sempre meno editor sono interessati alla qualità letteraria dei testi che arrivino e cerchino tutti altro. Cosa cercano? Magari un autore-best seller già rodato, un argomento che cavalchi la cronaca, o storie a “tinte forti” e romanzi che si inseriscano in filoni che “tirano”. Forse le case editrici dovrebbero semplicemente avere più fiducia nell’intelligenza e nel gusto dei lettori, visto che proprio un enorme

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Se un Pulitzer stenta a farsi pubblicare. La storia di Paul Harding

Mafia a Milano, sessant’anni di affari e delitti: la prima ricostruzione sistemica del fenomeno

Segnalo volentieri quello che si presenta come la prima storia sistemica della penetrazione della mafia a Milano. Si intitola Mafia a Milano – sessant’anni di affari e delitti , e si tratta di una inchiesta firmata dai colleghi Mario Portanova, Giampiero Rossi e Franco Stefanoni (Melampo ed.) Il tema è di stretta attualità, visto lo scalpore delle dichiarazioni di Saviano in merito, tempo fa, e di altri studi sull’argomento (ne abbiamo parlato, vedi ad esempio Metastasi). Il valore aggiunto sta appunto proprio nella ricostruzione puntuale del fenomeno. Coraggioso il Consiglio regionale lombardo, che ha deciso di ospitare la presentazione del testo, a cui, come hanno specificato gli autori, è stato dato un taglio storico “che vorrebbe restare, per tentare di capire cosa è successo in questo mezzo secolo”. “Della mafia lombarda – ha aggiunto Giulio Cavalli – bisognerebbe parlarne non solo a partire dalle scuole, ma alle fermate dei tram”. Mario Portanova, Giampiero Rossi e Franco Stefanoni Mafia a Milano, sessant’anni di affari e delitti Melampo ed. 18.50 euro Mafia a Milano, sessant’anni di affari e delitti: la prima ricostruzione sistemica del fenomeno

Sarà demolita a fine marzo la casa che ispirò Il grande Gatsby di Scott Fitzgerald

Dopo la casa dove Edgar Poe visse alcuni anni a Baltimora – di cui, come qualcuno di voi si ricorderà, abbiamo parlato qualche tempo fa proprio su queste pagine – e dopo la messa in vendita della casa di Verlaine, a Metz, per 300mila euro, giusto per far cassa, un’altra dimora letteraria rischia di fare una brutta fine. Si tratta dell’immensa villa di Long Island, vicino New York, che ispirà Francis Scott Fitzgerald durante la stesura del suo più grande romanzo, Il grande Gatsby. La villa in questione, attualmente di proprietà di David Brodsky, sarà infatti demolita entro la fine di marzo perché, a quanto pare, il suo mantenimento costa più della sua sua demolizione. Insomma, questo 2011 non è certo un anno favorevole per le reliquie letterarie, in particolare per le case, luoghi in qualche modo magici che in qualche modo vivono una doppia vita, come se fossero continuamente in bilico tra la realtà e la finzione letteraria. E forse la tristezza che alcuni di noi provano, nel vedere questi inconsapevoli e dimenticati mausolei sbriciolarsi sotto il peso degli anni e dell’incuria, è proprio dovuta al fatto che, nel momento dell’abbandono, questi luoghi ci ricordano che, a dispetto di quello che spesso ci piace credere, nella infinita sfida tra la finzione e la realtà, l’ultima parola spetta sempre a quest’ultima. Via | Adnkronos Sarà demolita a fine marzo la casa che ispirò Il grande Gatsby di Scott Fitzgerald