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Un addio in rima a Wislawa Szymborska

Non è la prima volta che vi parlo di una delle mie poetesse preferite, l’autrice polacca Wislawa Szymborska, premio Nobel nel 1996 e morta ieri a 88 anni nella sua casa di Cracovia. Ne ho parlato per l’incanto del suo Taccuino d’amore , sempre sul mio comodino, citando una sua splendida poesia dedicata alla domenica . Vogliamo ricordarla con una sua poesia. Che non parla di addii, no, ma celebra quel che ha dato linfa alla sua vita – la “poesia” come “potere di perpetuare./La vendetta di una mano mortale”. Di seguito, la sua Gioia di scrivere , tratta dalla raccolta Adelphi di tutte le sue poesie (1945-2009). La gioia di scrivere Dove corre questa cerva scritta in un bosco scritto? Ad abbeverarsi a un’acqua scritta che riflette il suo musetto come carta carbone? Perché alza la testa, sente forte qualcosa? Poggiata su esili zampe prese in prestito dalla verità, da sotto le mie dita rizza le orecchie. Silenzio – anche questa parola fruscia sulla carta e scosta i rami generati dalla parola “bosco”. Sopra il foglio bianco si preparano al balzo lettere che possono mettersi male, un assedio di frasi che non lasceranno scampo. In una goccia d’inchiostro c’è una buona scorta di cacciatori con l’occhio al mirino, pronti a correr giù per la ripida penna, a circondare la cerva, a puntare. Dimenticano che la vita non è qui. Altre leggi, nero su bianco, vigono qui. Un batter d’occhio durerà quanto dico io, si lascerà dividere in piccole eternità piene di pallottole fermate in volo. Non una cosa avverrà qui se non voglio. Senza il mio assenso non cadrà foglia, né si piegherà stelo sotto il punto

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Un addio in rima a Wislawa Szymborska

La classifica degli eBook secondo Booksblog – settimana dal 23 al 29 gennaio 2012

Altra settimana, altra classifica degli eBook secondo Booksblog . Prima di addentrarci tra le varie posizioni della classifica una considerazione generale sugli eBook. Nei giorni scorsi c’è stato molto dibattito – in rete e fuori – su alcune affermazioni di Jonathan Franzen (romanziere americano – pubblicato in Italia da Einaudi – che vende moltissimo: il suo romanzo Le correzioni ha venduto quasi tre milioni di copie e Libertà è tra i bestseller del 2010). Franzen proprio non ci sta a leggere gli eBook e per lui risulta molto importante il mezzo, cioè la carta. Nel corso del Festival Letterario di Cartagena de las Indias, in Colombia, lo scrittore ha detto : eBook e dispositivi come il Kindle di Amazon non avranno mai il fascino della carta stampata. La tecnologia che preferisco è quella usata per realizzare l’edizione tascabile americana di Libertà. Posso spruzzare …

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Una poesia per la domenica. Iosif Brodskij

Una domenica di riposo in inverno è il tema della poesia di oggi, firmata da Brodskij. Il poeta russo(1940-1996) è ’stanco dell’estate’, fermo al lato dei soliti sentieri, dimentico del nome dei suoi padroni consueti (È libertà/se scordi il patronimico del capo) e per un giorno con la testa liberata anche dalle emozioni (è libertà…se, col cervello strizzato/come il corno di un capro/dall’occhio azzurro nessuna stilla scenderà). Poesia per la domenica Non sono uscito di senno, ma sono stanco dell’estate. Cerchi nel cassettone una camicia, e il giorno è perso. Venga l’inverno e copra tutto, presto, le città e le genti e, innanzitutto, il verde. Io dormirò vestito, sfoglierò libri in prestito, finché non se ne andrà per la sua strada l’anno, quel che resta, come il cane che sfugge al cieco e che traversa lungo le strisce pedonali. È libertà se scordi il patronimico del capo, se è

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Una poesia per la domenica. Iosif Brodskij

Il calore del sangue, di Irene Nemirovsky

“…l’amore sai…alla mia età il sangue non arde più, e si ha freddo”. Il calore del sangue è quello che si avverte a vent’anni, qualcosa che brucia nelle vene durante la giovinezza: la passione, cieca, irresponsabile, che guida le scelte della propria vita, a volte in senso distruttivo. E che abbandona le vene una volta che si arriva alla vecchiaia. Dopo i tre racconti di Suite francese, Il calore del sangue è il mio romanzo di Nemirovski preferito. Una storia ‘complicata’ delle passioni che scuotono le vene di Colette, figlia di Helene e Francois. Loro sono una coppia ‘da favola’, sembrano nati per stare insieme: innamoratisi da giovani, Helene si era sposata ad un uomo anziano quando Francois era dovuto partire. Ma Francois ha aspettato Helene, e l’ha sposata, una volta che la ragazza è rimasta vedova. Colette, la loro figlia, non riesce a realizzare il suo esempio: il matrimonio apparentemente perfetto col suo irreprensibile marito mostrerà infatti delle crepe. Testimone di questo è l’anziano cugino di Helene, Silvio, che si trova al centro delle complicate vicende sentimentali di Colette, trovandosi a fare da mediatore fra lei, la …

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Il calore del sangue, di Irene Nemirovsky