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Addio a Nelson Mandela: 5 suoi libri per ricordarlo

È morto Nelson Mandela , lo strenuo lottatore contro l’apartheid in Sudafrica e il difensore dell’uguaglianza di tutti gli uomini e le donne. Da tempo malato, Madiba, come era affettuosamente chiamato dai suoi connazionali, si è spento sereno circondato dai suoi familiari. Come è noto nei suoi ventisette anni di detenzione, Nelson Mandela ha letto moltissimo – tanto prosa quanto poesia – e ha preso diversi appunti per quella che poi sarebbe diventata la sua autobiografia dal titolo Lungo cammino verso la libertà (pubblicata in Italia da Feltrinelli). Il lungo cammino verso la libertà di Nelson Mandela è il lungo cammino verso la libertà politica e la conquista di un valore irriducibile: la dignità dell’essere umano. In questa autobiografia Madiba ci parla di sé, dall’infanzia nelle campagne del Transkei alle township di Johannesburg, dalla prima militanza nell’Anc, attraverso ventisette anni di carcere, al Premio Nobel per la pace e alla presidenza del suo paese. Lungo cammino verso la libertà non è l’unico libro scritto da Nelson Mandela. Ve ne proponiamo altri quattro per approfondire la conoscenza di questo grande uomo. La violenza e la legge È l’autodifesa di Nelson Mandela nel processo di Rivonia …

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Ombra Bianca di Cristiano Gentili, l’incredibile storia di una bambina albina in Tanzania

Il destino di un’albina in Africa, lunga lotta per la sopravvivenza tra superstizioni e diffidenza. “Se quell’essere continuerà a vivere avremo ancora più sfortuna. Se invece andassimo a riprenderla da appena morta potremmo farne amuleti.” “Da viva!” disse uno degli anziani. “Sai benissimo che un embulamaro scompare da morto; sono creature evanescenti.” Dietro l’ombra bianca che apre questo post, c’è una riflessione scottante e necessaria, frutto di una realtà in gran parte sconosciuta, quella degli albini in Africa, terra del …

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Ombra Bianca di Cristiano Gentili, l’incredibile storia di una bambina albina in Tanzania

Grazie a Dio, storie di R/Accolti dal mare di Valentina Tortelli

Nel cuore dell’emergenza Nord Africa, con le testimonianze di coloro che sono fuggiti dalla Libia e da altri paesi per raggiungere l’Italia. “Grazie a Dio” , un augurio ma anche la base stessa di un testo che si promette di dar voce a tante storie sconosciute. Un percorso insomma che mette insieme tanti punti di vista costruendo un fitto arazzo di testimonianze raccolte da Valentina Tortelli , freelance classe 1981, che per molte delle persone di stanza al centro è semplicemente la “journalist” , qualcuno al quale raccontare la propria vicenda, senza paura di strumentalizzazioni. Ed ecco che, superata la grande barriera della vergogna, del dolore e del ricordo, gli occhi si abbassano, le voci diventano meno certe e le mani si tormentano, risuscitando fantasmi e drammi. Dalle riflessioni di Carmine Sciarrillo, Direttore del centro di accoglienza allestito in Calabria, a Falerna Marina in provincia di Catanzaro, tra il 2011 e il 2012, in prima linea per aiutare le vittime dell’emergenza Nord Africa, alle esperienze dell’avvocato Tonino Barberio, che giuda gli stessi ospiti ad orientarsi nella difficile burocrazia italiana, fino ad alcune informazioni sull’accaduto e molti chiarimenti sugli status di coloro che vivono nel nostro paese in attesa d’asilo. Le grandi difficoltà dell’integrazione, del lavoro, dell’assistenza sanitaria, ma anche l’umanità della ricostruzione, del recupero della dignità e della fiducia in sé, della rinascita, in un insieme di pagine che sono allo stesso tempo una doccia fredda e un’iniezione di speranza. Jamiu. Ora è così, un po’ canzonatorio un po’ spensierato. La sua però è una storia che viene da lontano, fatta di dure liti familiari, di omicidi, minacce di morte e di superstizioni soprannaturali. Jamiu è ghanese. A fare il barbiere ha imparato in Libia. Tagliava i capelli alla gente, vicino Tripoli, dopo esser scappato dal suo villaggio in Ghana. Nella sua vita, come in quella di molti profughi dll’Emergenza Nord Africa, si contano almeno due fughe: la prima dalla terra d’origine alla Libia, la seconda dalla Libia all’Italia, precisamente Lampedusa. entrambe sono…

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Un sorriso per sempre, di Maria Serra

Ecco un bellissimo libro per bambini, da una casa editrice che si chiama proprio così: Piccola casa editrice. Qui stiamo parlando – come si comprende dall’immagine di copertina – di adozione a distanza. E’ proprio una bella idea, quella di far capire cosa vuol dire “adottare a distanza” un bambino e, a volte, una intera famiglia. E il volume Un sorriso per sempre riesce a farlo capire raccontando le storie di chi è stato adottato, e di come è cambiata, anche nella quotidianità, la sua esistenza, grazie a questo splendido gesto. C’è ad esempio Kito, un bimbo ruandese che dopo che la guerra gli ha portato via mamma e papà non va più a scuola, ma un giorno a casa sua arriva una maestra in carne e ossa tutta per lui. Oppure la palestinese Jamila che è giorni che salta la merenda in classe e che proprio il giorno di Natale, davanti alla sua tavola vuota, riceve una bella notizia. E poi in Kazakhstan c’è Beatrisa, che non parla mai e non capisce perchè un giorno i genitori decidono di non mandarla più a scuola, mentre l’argentina Juanita acquisisce due sorelle “adottive” gemelle e pestifere. Oppure c’è Bikila, che finalmente trova il modo di imparare il mestiere che sogna di fare, il falegname, e di arricchire lil salotto di casa con sedie e tavoli fatti in casa. Il libro, leggo, è realizzato in collaborazione con Fondazione AVSI una ONLUS, nata nel 1972 che si occupa di adozioni internazionali, ed è impegnata con oltre 100 progetti di cooperazione allo sviluppo in 37 paesi del mondo di Africa, America Latina e Caraibi, Est Europa, Medio Oriente, Asia. M. Serra Un sorriso per sempre Piccola casa editrice 12 euro età di lettura 8-10 anni Un sorriso per sempre, di Maria Serra