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L’eco dei miei passi a Kabul, di Giuseppe Amato

Siamo abituati a sentir parlare di Kabul, dei talebani, del comando Nato, delle missioni di pace che spesso, forse, dimentichiamo che dietro ci sono delle persone. Per molti di noi sono solo notizie che vengono da posti lontani e riguardano, per lo più, realtà che non hanno nulla a che fare con la nostra. Giuseppe Amato, capitano dell’esercito italiano, ne L’eco dei miei passi a Kabul dà volto e concretezza a questo mondo. Nel libro, pubblicato da Mursia , sono raccolte venti storie che vengono da Kabul, storie che sono state vissute in prima persona da Amato. Non ci si aspetti chissà quali fatti eclatanti (anche se ci sono, purtroppo, relazioni di attentati), ma è soprattutto la quotidianità a farla da padrone in queste pagine e a dare alla narrazione un sapore più vero. Con uno stile lontano da fronzoli e maniere di mestiere (a volte sembra di leggere dei verbali “militari” per via dell&#…

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L’eco dei miei passi a Kabul, di Giuseppe Amato

Recensione del Libro “Kesa” di Francesco Amato

Emoziona e coinvolge la scrittura di Francesco Amato, autore del libro “Kesa, alla fine della solitudine”, edizioni Adea.
La trama si sviluppa in una Milano moderna e ci porta a conoscere in profondità l’anima e la mente di personaggi che sono parte integrante della narrazione. Mira, una quarantenne dinamica e affascinante, incontra ad una cena di amici Massimo, un ragazzino dodicenne, che vedendola è improvvisamente travolto dal ricordo delle vite passate. Un dramma insolito per la psiche di questo giovane, in viaggio verso la sua maturità di uomo. Sarà Mira stessa, a percepire e rievocare la vera essenza di Massimo,e  ad accompagnarlo, tra innumerevoli difficoltà , ad una scoperta sottile e misurata della sua identità.
Originale e brillante l’evolversi della storia, che mette a nudo sentimenti ed emozioni, che sembravano “cristallizzati” in una dimensione quasi ammutolita. L’autore ci accompagna coraggiosamente a comprendere quanto l’amore possa diventare una forza in grado di rivelare esattamente chi siamo e cosa desideriamo, tanto da definirlo un’ancora di salvataggio per l’esistenza. E’ così che il lettore scopre con un’analisi attenta delle situazioni, quanto sia importante il processo di ricerca interiore dei protagonisti. Con l’intenzione di creare qualcosa di unico e autentico per il panorama letterario, Amato ci propone un’opera alternativa, fuori dai soliti schemi, dalle solite tendenze, sciogliendo il tutto in una sorta di testo “profetico”. “Kesa” è un libro che sviscera avvenimenti segnati da profondi misteri, emergono parallelismi “familiari” che sembrano sfidare ogni sorta di temporalità.
L’autore ci affida la purezza e la potenza di un dono affettivo concreto come l’amore, ci fa scandagliare le coscienze attraverso gli sviluppi narrativi, ci assegna il compito di testimoniare lucidamente quelle verità in apparenza contraddittorie. Il  linguaggio appare particolarmente avvincente, nonostante possa sembrare a tratti complesso ed impegnativo. E’ comunque uno strumento indispensabile per dare forma e vigore allo stile.
La verità è una luce difficile da conquistare. Francesco Amato sa accendere e stimolare la fiaccola delle parole, per farne senso e traguardo delle cose.

kesa

Michela Zanarella

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