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La storia in una frase: Afocalypse, antologia dell’aforisma serbo

Il mio televisore si è rotto, dovrò guardare i bombardamenti dalla finestra (Slobodan Simic). Se l’aforista ha in mano uno spillo – le sue frasi – con cui sgonfiare il clamore e la retorica del mondo, quanto un coro di aforisti riuscirà a raccontarci la storia del proprio Paese in maniera più puntuale ed antiretorica rispetto a libri di testo e dirette tv o certi articoli di giornale. Accade così con gli aforisti serbi contemporanei che ci presenta Fabrizio Caramagna in questo Afocalypse, antologia dell’aforisma serbo , in cui i martiri di un popolo e il suo martoriato presente vengono osservati dal buco della serratura di uno “scrivere corto” che illumina la mente come una sfuriata di lampi in successione. Quale sia il significato di pace in quella terra, ad esempio, ce lo spiega fra gli altri Baljak quando scrive che “per motivi di sicurezza, i negoziati di pace sono stati condotti con il coltello tra i denti” e se è vero che “Dio ci vede, un Awaks della Nato gli oscura la vista” (M. Bestic). Certo, “ci sono anche politici onesti, ma per la loro sicurezza non riveliamo i nomi” (Nestorovic). A volte invece, come scrive Cotric, “Mettono il popolo di fronte ai carri armati. E la definiscono una parata” mentre i “giornalisti vengono divisi. Alcuni sono chiamati per il briefing, altri per un interrogatorio”. C’è chi pensa, di…

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Intervista a Mauro Baldrati, curatore dell’antologia “Love out”

Di Love out , l’antologia di Transeuropa con testi di vari scrittori italiani, abbiamo già parlato, pubblicando in esclusiva l’inizio del racconto di Mauro Baldrati, Jimi Hendrix e la professoressa Giuliana . Baldrati (in foto) è anche il curatore dell’intera antologia, e noi di Booksblog l’abbiamo intervistato sia sulla raccolta stessa che sul rapporto che c’è tra amore e letteratura. Prima di lasciarvi all’intervista vi riporto i nomi degli autori presenti in Love out : autori tutti di un certo spessore che rendono il libro veramente prezioso. Hanno scritto su Love out : Silvia Tebaldi, Alan D. Altieri, Francesca Matteoni, Giulio Milani, Marilù Oliva, Raul Montanari, Tiziano Scarpa, Veronica Tomassini, Paola Ronco, Gianluca Morozzi, Filippo Casaccia, Gilda Policastro, Marco Rovelli, Patrizia Debicke van der Noot, Mauro Baldrati, Anna Lamberti-Bocconi, Geraldina Colotti, Francesca Genti. Quanta letteratura c’è nell’amore del mondo reale? Mi viene da dire che non ce ne sia molta, perché l’amore vero viene vissuto con una forte componente fisica. Quella trasfigurazione tipica della letteratura non entra nel sentimento, che è vissuto in maniera forte e passionale. Inoltre se nell’amore del mondo reale entra la letteratura abbiamo una …

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Esclusiva Booksblog: Love out, a cura di Mauro Baldrati

San Valentino, la festa degli innamorati. Cosa c’è di più bello dell’amore nelle sue varie sfaccettature? Romantico, materiale, erotico, onirico, disperato, idealizzato… La casa editrice Transeuropa manda in libreria proprio per San Valentino l’antologia Love out a cura di Mauro Baldrati. Il libro contiene racconti di alcuni dei migliori autori italiani (tra cui Tiziano Scarpa , Patrizia Debicke van der Noot, Giulio Milani, Marilù Oliva, giusto per citarne alcuni). Ma l’amore esiste, come sentimento innato, dalla notte dei tempi? L’amore nasce con l’uomo, e l’accompagnerà fino al compimento del suo destino? Sono un po’ le domande che si pone il libro. E a queste domande provano a rispondere gli autori dei vari racconti, ognuno con la sensibilità e con lo stile che hanno. Del resto, si sa, la letteratura può benissimo dare risposte alle domande più varie. Nei prossimi giorni intervisteremo il curatore, Mauro Baldrati. Intanto per ora vi riportiamo una parte del suo racconto che potete trovare all’interno dell’antologia. Il titolo del racconto è: Jimi Hendrix e la professoressa Giuliana . Buona lettura (dopo il salto) e buona festa dell’amore. Mauro Baldrati, Jimi Hendrix e la professoressa Giuliana Col tedesco proprio non va. Il fatto è che alle medie, qua a Mezzaluna, come seconda lingua c’era francese, bello e facile, …

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La gatta Arcibalda e altre storie, di Adriana Zarri

“E, sulla tomba, non mi mettete marmo freddo/con sopra le solite bugie/che consolano i vivi./ Lasciate solo la terra,/che scriva, a primavera/un’epigrafe d’erba./ E dirà/ che ho vissuto,/che attendo” La gatta Arcimbalda di Adriana Zarri (teologa, poetessa, eremita) ha raggiunto in vita una certa fama, finendo nei suoi scritti e perfino in una foto di copertina di un libro dela sua “padrona” (ma Zarri non si definiva così, piuttosto, diceva, “custodisco, ospito e amo…perchè noi siamo i custodi, gli amici, non i proprietari”, perchè “ogni bestia appartiene a se stessa”). La Gatta non sembra essersene mai fatta un problema, per fortuna, dice Zarri in uno dei suoi articoli pubblicati nella rivista Rocca dal 1984 fino alla morte, e raccolti in questo La gatta Arcibalda e altre storie . Le arie, d’altronde, quella gattona lì se le è sempre date, nelle sue periodiche (e contegnose) fughe da qualche cane, visto che lei mai “ s’impressiona, perchè è capace di salire su un albero e il cane no, e si ferma lì a guardare in su finchè si stanca e se ne va e la gatta gloriosa e trionfante resta lassù a guardare il panorama”. Gli articoli di questo La gatta Arcibalda non ruotano però – solo – intorno alla “gattologia”, materia di cui lei stessa, insieme all’amica Rossana Rossanda, si dichiara una veterana. Si tratta invece dei complessi frammenti di un’ode, in sottotraccia, alla bellezza. “E la vita è fatta di primavere, estati, inverni, di tempo e di eternità. E’ fatta di fiori che si aprono, di frutti che maturano, di uccelli che volano, di lucertole che saettano via, di usignoli che cantano e di gatti che fanno le fusa…E’ fatta di camini che fumano, di polente che cadono sul tavolo come lune d’inverno”. Esclusi, però, questi nitidi scorci aperti sulla poesia della natura, questi scritti di rado cedono a qualsiasi forma di lirismo, preferendo una scrittura ancorata alle …

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