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È’ come sangue e non va via di Antonella Beccaria

2 agosto 1980: la strage di Bologna, le vittime e la memoria in un ebook gratuito. “È come sangue e non va via” di Antonella Beccaria : il caso vuole che il titolo del libro faccia la rima con il cognome della sua autrice, ma è una rima amara, senza velleità poetiche. Una rima intrisa di sangue scuro, secco ma ancora gorgogliante, anche quello nella medesima definizione, proveniente dai corpi straziati di tante persone, presenti alla stazione di Bologna il maledetto 2 agosto 1980 . Trentatré anni e un giorno ci separano da quella data, più di tre decenni nei quali i reali mandanti della strage, mascherata sotto una troppo sospetta esplosione di caldaia nei momenti immediatamente successivi all’accaduto, non sono ancora stati chiariti. Mentre le vittime restano mute, al di là della strenua lotta dei loro familiari, rappresentata anche in disegni , gli stessi che, riuniti in associazioni e confortati nel dolore da altre persone ancora, quelle che hanno perduto i loro cari nella milanese Piazza Fontana, nella bresciana Piazza della Loggia, sul volo DC-9 dell’Itavia precipitato nei pressi di Ustica, e in quelli di altri capitoli neri della nostra giovane Italia, hanno mantenuto in vita la fiamma anelante verità e giustizia, altre come Antonella Beccaria, quei tasselli di vita incontratisi per caso hanno deciso di recuperarli e intesserli, riunendoli in un libricino dal nome scomodo. Erano giovani coppia in partenza per le vacanze, stranieri di passaggio, diretti in altre…

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Piccone di Stato. Francesco Cossiga e i segreti della Repubblica

Era il 17 agosto di quest’anno quando moriva Francesco Cossiga , presidente emerito della Repubblica Italiana. Come sempre accade, alla sua morte seguirono lodi da parte di alcuni e attacchi di parti altri. Considerando, poi, il peso storico-politico di Cossiga, la discussione divenne molto animata, quasi a testimoniare quella passione politica che a volte pare sopita ma che, in fondo, è nel cuore di ognuno di noi (di noi blogger soprattutto). Al di là delle reazioni emotive (giustificate e giustificabili) del momento è necessaria, però, un’opera di approfondimento della figura di K. È quanto prova a fare Antonella Beccaria in Piccone di Stato . Francesco Cossiga e i segreti della Repubblica mandato in libreria in questi giorni da Nutrimenti . La Beccaria – che già abbiamo apprezzato per altri suoi libri quali E rimasero impuniti . Dal delitto Calvi ai nodi irrisolti di due Repubbliche , Attentato imminente (sulla strage di piazza Fontana), Il programma di Licio Gelli – con la precisione che le è solita (e, aggiungiamo, con il coraggio che ci vuole per tracciare un primo bilancio su Cossiga a pochi mesi dalla morte) prova a tracciare un quadro più ampio del Picconatore, mettendo insieme tessere di un mosaico composto da servizi segreti e carabinieri, terroristi perdonati e magistrati non ben digeriti, Gladio e stragi. Francesco Cossiga non fu mai un uomo di una sola parola. O, per usare una sua frase, “chi non cambia mai idea o è un cretino o un imbroglione. La realtà è in continuo movimento e il perseguimento degli stessi obiettivi può richiedere strategie assai diverse, a seconda del momento in cui si decide …

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