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A Milano prove di festival letterario, questo sabato con Roland

Da un po’ di tempo si sente parlare della volontà di lanciare un Festival di Letteratura anche a Milano , una città che già ospita rassegne importanti come la Milanesiana organizzata da Elisabbetta Sgarbi e OfficinaItalia , del duo Antonio Scurati – Alessandro Bertante, ma che rischia di perderle entrambe nel prossimo futuro. Ma mentre alcuni degli eventi editoriali più importanti della città sono in forse, ce n’è uno che sta nascendo e che vuole diventare un appuntamento fisso della fine dell’anno editoriale, più o meno a giugno dunque. Si chiama Roland , è curato da Giorgio Vasta e Marco Peano, in collaborazione con Ilaria Bernardini, Matteo B. Bianchi e Elena Quarestani e nasce con un obiettivo decisamente ambizioso: provare a dotarsi di ulteriori diottrie per comprendere sempre più

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Generazione TQ, l’ennesima etichetta o la rinascita della classe intellettuale?

Migliaia di fantasmi si aggirano per l’Italia, sono i fantasmi di una generazione di intellettuali che si è perduta ed ora, cercando di ritrovarsi, si è ribattezzata Generazione TQ. Il certificato di nascita di questa nuova ennesima etichetta generazionale è stato un incontro, svoltosi a Roma il 29 aprile scorso nella sede della casa editrice Laterza, a cui hanno partecipato decine di scrittori, critici, giornalisti, editor. A discutere sul Che fare?, sul come intervenire con decisione per invertire la rotta senza rotta su cui il nostro paese, a livello culturale e non solo, sta viaggiando da troppo tempo, c’era un variegato esercito di intellettuali, da Giorgio Vasta a Nicola Lagioia, da Gilda Policastro ad Antonio Scurati, da Giuseppe Antonelli a Christian Raimo, da Andrea Cortellessa, a Mario Desiati, Alessandro Grazioli, Federica Manzon, e molti altri. Di carne al fuoco ne è stata buttata molta, e nonostante qualcuno si accontenti di vedere il bicchiere mezzo pieno e, con un velo di ottimismo, per esempio Stefano Salis sul sole24ore, di affermare che «Tutto questo è già una (buona) notizia», in realtà, alla fine, non lo è. Sì, perché a guardarlo lucidamente, questo esercito di Trenta-quarantenni assomiglia più a una sgangherata avanguardia che si trova a giocare con i mulini a vento invece che ad aprire la strada per una battaglia più grande. Perché è questo che dovrebbero fare, smettere di lamentarsi e agire. Invece di discutere di niente, invece di ripetersi ancora una volta, e reciprocamente, la propria delirante autoanamnesi, invece di “cercare di vedere se sono capaci”, invece di cercare di conquistare spazi televisivi baricchiani estinti da quasi vent’anni, invece di perdere tempo, insomma, dovrebbero svegliarsi. Perché di loro c’è un…

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Stabat Mater nuovamente sotto accusa, Tiziano Scarpa denunciato per "elaborazione creativa non consentita"

Non c’è pace per Tiziano Scarpa e per il suo romanzo Stabat Mater che oggi, per la seconda volta in due anni, viene messo sotto accusa. Ma se la prima volta l’accusa era di plagio e la fonte che veniva indicata come origine del plagio era un racconto scritto negli anni ‘50 da Anna Banti, dal titolo Lavinia fuggita, questa volta cambia sia il capo d’accusa, sia, ovviamente, la fonte. Questa volta infatti non sarebbe più un racconto dimenticato la fonte di ispirazione di Scarpa, bensì un romanzo inedito – Maria delle caramelle – consegnato da una scrittrice albanese di nome Anila Hanxhari all’Einaudi qualche mese prima

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La bottega di narrazione a Milano, di Giulio Mozzi

Eccomi di nuovo a segnalarvi un’attività di Giulio Mozzi: La bottega di narrazione , di Laurana editore. Si tratta di un esperimento rivolto a chi abbia un progetto narrativo e lo voglia sviluppare in un ambiente stimolante. Per un anno, infatti, i partecipanti si incontreranno un fine settimana al mese e vivranno due giorni insieme, scambiandosi idee e opinioni, ricalcando il modello delle botteghe degli artisti. Ad accompagnare gli aspiranti scrittori in questo viaggio ci sarà Giulio Mozzi che giuderà il lavoro sui testi. Ogni domenica verranno poi invitati degli autori che parleranno dei propri libri in modo diverso dalle solite presentazioni: i romanzi saranno “smontati” e analizzati per scoprirne metodo e genesi. Gli ospiti saranno: Antonio Franchini, Silvia Ballestra, Mauro Covacich, Luca Masali, Antonio Scurati , Helena Janeczek, Claudio Damiani, Giuseppe Genna, Michele Mari, Michele Monina, Gianni Biondillo e Giorgio Vasta . Inoltre, cosa molto importante a mio avviso, a fine anno gli scritti prodotti verranno letti dagli autori a un pubblico composto dagli editor delle più importanti case editrici. Unico neo di tutta la vicenda è che purtroppo non ci sarà come per le vecchie botteghe degli artisti un ricco e appassionato mecenate a finanziare il progetto. Ogni partecipante dovrà infatti pagare la sua quota di partecipazione: sono convinta che ne varrà la pena, anche se un investitore convinto che “la cultura, a conti fatti, paghi” sarebbe stato meglio. Chissà magari uscirà fuori… Qui potete ascoltare un’intervista rilasciata da Mozzi a Booksweb. La bottega di narrazione a Milano, di Giulio Mozzi