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Il Premio Bottari Lattes Grinzane 2014 a Martin Amis

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Il Premio Bottari Lattes Grinzane 2014 a Martin Amis

Topo Arturo e Gatto Sansone, di Graham Oakley

Questa bella favola, ‘Topo Arturo e Gatto Sansone’ è proprio illustrata come piace a me: con le figure grandi grandi, sulla pagina, mentre dietro il tratto riconosci la mano sapiente, attenta a definire ogni dettaglio dell’immagine. Ovvio: il libro è un piccolo ‘classico’. Uscito nel ‘72, ha dato vita alla serie di 14 albi con le avventure della ’strana coppia’ di animali. E nel ‘77 ha vinto il New York Times best illustrated Children’s Book. E’ un piacere quindi riscoprire la prima avventura che ha dato vita al mondo di Arturo e Sansone. Come al solito la fantasia rovescia il mondo: e anche qui, è il gatto, Sansone, ad essere a servizio del topo. Un gatto mansueto, tranquillo, che ama la quiete degli angoli di una splendida chiesa, abitata anche da un topolino, Arturo. Ma le riserve di cibo

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Topo Arturo e Gatto Sansone, di Graham Oakley

Arturo, di Maria Luisa Banfi

I Celti non lasciarono testimonianze scritte della loro vita, ma Arturo mi ha giurato che quanto sto per raccontarvi è accaduto veramente. Come fa un druido del tempo dei Celti a finire nella casa di uno di noi? Cosa l’ha portato nel mondo di oggi dalle sue terre lontane nel tempo e nello spazio? Credo che se siete sensibili alle belle illustrazioni, anche voi come me vi innamorerete dei disegni di Gianni De Conno che raccontano la storia di Maria Luisa Banfi, Arturo (Edicolors ed.). Arturo è un druido che in una sera di pioggia forte è stanco di sentirsi zuppo fino alle ossa, e decide di mettere in pratica uno degli insegnamenti che ha imparato alla scuola per druidi, dove è rimasto a studiare oltre venti anni (anche se nemmeno lui ha mai capito come è riuscito a diplomarsi). La cosa sembra semplice, basta una formula e il sole dovrebbe tornare. E invece non è così, perchè Arturo non ricorda poi così bene le formule che ha cercato di fissare a mente. E così si ritrova in mezzo a una tormenta di neve. Quando poi decide di pronunciare altre formule magiche che gli consentano di rendersi invisibile o di trasformarsi in un’aquila, la situazione non migliora affatto. Anzi…Arturo

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Arturo, di Maria Luisa Banfi

Chiedi alla polvere di John Fante

Letto. E Piaciuto.
La scrittura di John Fante attinge a piene mani dalla sua giovinezza, e dai luoghi in cui egli è cresciuto.

“Chiedi alla polvere” è una storia d’amore, ma anche di speranze, del sogno americano (che non è, evidentemente, concesso a tutti) raccontata in prima persona dal personaggio dell’aspirante scrittore Bandini.

Una storia che – per citare il prologo dello stesso Fante – “parla di Middle West, di strade polverose da cui non cresce nulla, di una cultura senza radici, della frenetica ricerca di un riparo”…

Mi è piaciuto molto il dialogo interiore di Fante/Bandini, l’eterno conflitto dell’artista che rincorre il riconoscimento della sua stessa arte, che si rifugia in un amore impossibile quasi come per dare un senso alla sua, ai suoi occhi altrimenti inutile, esistenza.

Profondo, intenso, ma non retorico.

Nicola Boschetti