Tag Archives: david-maria

“Il Nulla ti assale”, una poesia di David Maria Turoldo

Leggi oltre:
“Il Nulla ti assale”, una poesia di David Maria Turoldo

Buon Natale tra Charles Dickens, Salvatore Quasimodo e David Maria Turoldo

Vedi l’articolo originale:
Buon Natale tra Charles Dickens, Salvatore Quasimodo e David Maria Turoldo

Poesie domenicali: Il Nulla ti assale, di David Maria Turoldo

La domenica, il settimo giorno, il giorno di riposo per antonomasia è anche il giorno delle riflessioni. La domenica è un giorno duplice, potremo dire: c’è chi lo aspetta con ansia come ultimo giorno della settimana e chi lo saluta come primo. Alla domenica, al settimo giorno, e al suo Creatore è dedicata una poesia di David Maria Turoldo (1916-1992) dal titolo Il Nulla ti assale : Misteriosa origine di astri e di lombrichi il settimo giorno pure per te è un sogno. Il Nulla da ogni parte ti assale, tu sai di essere la fonte anche dei virus e di tarli e di tignole: e noi coscienza di pensarti senza sapere mai chi tu sia. Foto | Flickr Poesie domenicali: Il Nulla ti assale, di David Maria Turoldo

Buon Natale (con Charles Dickens e David Maria Turoldo)

“Che è oggi?” gridò Scrooge a un ragazzetto che passava con indosso gli abiti della festa e che forse s’era fermato per guardarlo. “Eh?” fece il ragazzo spalancando la bocca dalla meraviglia. “Che è oggi, bambino mio?” ripeté Scrooge. “Oggi!” rispose il ragazzo. “È Natale, oggi”. La sorpresa di Scrooge che scopre di essere ancora in tempo per vivere lo “spirito” del Natale è, forse, uno degli auguri più belli che si possano fare: nonostante il consumismo, le preoccupazioni, la noia e via dicendo riuscire a stupirsi del Natale, in qualunque modo lo concepiate, è una bella sfida per tutti. Magari leggere (o rileggere) il Canto di Natale di Charles Dickens potrebbe essere un buon esercizio per allenarsi. Vi auguriamo un sereno Natale anche con le parole della poesia Natale di David Maria Turoldo. Ma quando facevo il pastore allora ero certo del tuo Natale. I campi bianchi di brina, i campi rotti dal gracidio dei corvi nel mio Friuli sotto la montagna, erano il giusto spazio alla calata delle genti favolose. I tronchi degli alberi parevano creature piene di ferite; mia madre era parente della Vergine, tutta in faccende, finalmente serena. Io portavo le pecore fino al sagrato e sapevo d’essere uomo vero del tuo regale presepio. Foto | Flickr Buon Natale (con Charles Dickens e David Maria Turoldo)