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Parole di Lulù. Un libro di parole e immagini per la figlia di Niccolò Fabi

Vicino a Roma c’e’ una campagna che sembra un paradiso, e c’era una giornata di sole caldo e anche quando e’ calata la notte c’era la temperatura che invita a vivere, a stare all’aria, ad abbracciarsi, perfino a ballare. C’ero anche io li’ quel giorno, esattamente nel punto in cui l’assurdo coincide con l’impegno e la vita non ha ragione di proseguire ma chiede e impone di proseguire . 30.08.2010 – Immagini e parole di Lulù . Esce oggi in libreria per i tipi Kowalski, con questo titolo…

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Parole di Lulù. Un libro di parole e immagini per la figlia di Niccolò Fabi

Ora che ci penso, di Michele Smargiassi

Un libro che segnalo e consiglio per chi come me ha amato Momenti di trascurabile felicità di Francesco Piccolo : Ora che ci penso, la storia dimenticata delle cose quotidiane , di Michele Smargiassi, articolista di Repubblica. Tante le piccole “cose quotidiane” che ci circondano, invisibili ormai all’occhio a causa dell’abitudine. Ma se all’improvviso sparissero del tutto non rischieremmo di sparire anche noi stessi, tanto fanno parte della nostra esistenza ormai? Certo, molte ne sono uscite (ricordate la carta carbone?), altre sembrano ormai relitti di un tempo che non c’è più (vi scambiate ancora biglietti d’auguri con immaginette sacre, per Natale e Pasqua?). Ci sono dettagli a cui non prestiamo attenzione ma che impregnano i nostri percorsi quotidiani, come ad esempio il gesto automatico di sorridere nelle fotografie (in quelle d’epoca non succede mai) o le musiche di sottofondo presenti in metro, ristoranti, sale d’attesa. Ad esempio, scrive l’autore, “c’è uno storico per ogni minima cosa nel gran bazar postmoderno”, scrive Smargiassi citando l’esempio di Joseph Lanza, storico della musica…da ascensori! Ed è impressionante pensare all’accumulo di segnali stradali nel nostro Paese: ce ne sono dodici milioni, “accumulati, sovrapposti, giustapposti uno nell’altro nell’arco di ben cento anni”: sono recenti infatti, perchè solo nel 1903 furono inventati da Luigi Vittorio Bertarelli, il fondatore del Touring club italiano (all’inizio erano in stile Liberty, pensate che belli). Altri oggetti che, appunto, non notiamo più, tanto ne siamo “assediati”. M. Smargiassi Ora che ci penso. La storia dimenticata delle cose quotidiane. B. Castoldi Dalai 18.50 euro Ora che ci penso, di Michele Smargiassi

Scarlett. Il bacio del demone, di Barbara Baraldi

Scarlett. Il bacio del demone , di Barbara Baraldi , è il secondo volume di una trilogia paranormal romance/urban fantasy rivolta a un pubblico di lettrici giovani e romantiche (e da queste molto amata). Pochi giorni dopo l’uscita del thriller “per adulti” La bambola dagli occhi di cristallo , l’apprezzata e bellissima autrice giallo-noir-gotica italiana, in rapida diffusione anche all’estero, in questo aprile 2011 raddoppia e ci porta l’atteso seguito della sua prima serie “per ragazzi”, Scarlett . La trilogia, che si inserisce nel filone di Fallen e Il bacio dell’angelo caduto ed è “a base” di angeli, demoni , amore e amicizia, è ambientata a Siena e segue le vicende di Scarlett , 16enne di Cremona, da poco trasferitasi in Toscana che, oltre al normale “corso delle cose”, come il cambio di ambiente, amici e scuola, si troverà coinvolta in una storia d’amore, romantica e cupa , con un ragazzo che normale proprio non è. Il bellissimo e tenebroso Mikael , infatti, leader del gruppo musicale dei Dead Stones, è decisamente… altro . (Per …

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Cinquanta libri da non leggere prima di morire

Le classifiche dei libri da leggere assolutamente prima di morire si sprecano e ogni volta che me le trovo davanti scovo sempre qualche titolo totalmente sconosciuto che non so mai se sono ignorante io o quantomeno eccentrico il redattore della lista. Ma perché parlare solo dei libri da leggere? Ci sono una marea di libri da evitare, anche di classici (di cui tutti parlano, ma, secondo me, in pochi hanno veramente letto). Ammettiamolo: ci sono dei classici che sono noiosi! Ci ha pensato il Daily Telegraph a stilare la classifica dei cinquanta libri la cui lettura va evitata. Sul podio troviamo: Ulisse di James Joyce , 1984 di George Orwell e Orgoglio e pregiudizio di Jane Austen . Le motivazioni? Ulisse perché solo un “classico moderno” può descrivere di una singola giornata di un uomo trasformandola in un’epopea di oltre mille pagine; 1984 perché è responsabile del conio di parole quali bispensiero e reato d’opinione (oltre che responsabile dell’ascesa …

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