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La domenica è l’occasione per ricominciare, secondo il poeta Karmelo C. Iribarren

È di nuovo domenica . Appuntamento fisso di ogni settimana. Un di nuovo che per alcuni potrebbe essere di noia e per altri di gioia. Per il poeta spagnolo Karmelo C. Iribarren (San Sebastián, 1959) la domenica è un’occasione per cominciare di nuovo , sempre. Anzi, per riprovare. La gioia del riposo settimanale, infatti, permette di guardarsi intorno e rendersi conto di come la vita ci dia sempre la possibilità di rimetterci in discussione e di riprovare a fare quello che nella settimana appena trascorsa forse non è andato molto bene. Una poesia per la domenica , quella di Karmelo C. Iribarren, che riempie di speranza e permette di iniziare una nuova settimana con rinnovato vigore. Riprova Le mattine di domenica, d’inverno, alle prime ore: le strade lavate da poco, l’aria fresca, limpida, l’odore delle brioches dai caffè, la follia degli uccelli… Come se la vita ti dicesse: guarda, sono qui, riprova. Foto | VinothChandar via photopin cc La domenica è l'occasione per ricominciare, secondo il poeta Karmelo C. Iribarren

Il Natale e i vangeli dell’infanzia al centro del nuovo libro di papa Ratzinger

Come ben sappiamo papa Benedetto XVI è uno scrittore prolifero e i suoi libri diventano spesso bestseller. Certo, è facile per un autore come lui: volendo guardare solo al suo aspetto di scrittore, possiamo tranquillamente affermare che è l’autore vivente più noto del mondo. Parliamo del libro dal titolo L’infanzia di Gesù , edito da Rizzoli e dalla Libreria Editrice Vaticana che esce in contemporanea in ben nove lingue (italiano, tedesco, brasiliano, croato, francese, inglese, polacco, portoghese e spagnolo) e in cinquanta paesi, con una tiratura iniziale di oltre un milione di copie. Questo per il momento presente, perché il futuro sono previste traduzioni in altre venti lingue e la pubblicazione in settantadue paesi. Numeri da far allibire qualunque autore di successo. Scrive Luigi Accattoli, decano dei vaticanisti italiani, a proposito di questo libro : Mando un saluto a chi non ha simpatia per Benedetto e gli dico che forse potrebbe imparare ad amarlo leggendo i suoi tre volumi che vanno sotto il titolo generale Gesù di Nazaret: il primo trattava della vita pubblica “dal battesimo nel Giordano fino alla trasfigurazione” (2007), il secondo andava “dall’ingresso in Gerusalemme fino alla risurrezione” (2011), questo terzo tratta dei “Vangeli dell’infanzia” e intende porsi – dice l’autore nella premessa – come “come

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Quando gli autori si fanno le recensioni (belle) da soli: storia di RJ Ellory

Cosa c’è nella storia di un autore famoso? Tanta fatica e impegno, almeno nella maggior parte dei casi, e poi le buone recensioni che aiutano sempre, ovvio; recensioni che nell’era di internet però non sempre sono attendibili. Come nel caso del britannico RJ Ellory , vincitore di ben 4 premi letterari nel genere crime in Francia e di uno negli Stati Uniti, e autore di Un semplice atto di violenza , Vendetta , e La voce degli angeli pubblicati in Italia da Giano . Cosa è successo? Ieri Ellory ha chiesto pubblicamente scusa e ha confessato di aver scritto entusiastiche recensioni ai suoi libri sotto falsa identità. La storia è semplice: Ellory andava sui siti come Amazon e con vari pseudonimi si lanciava in commenti sempre più che positivi sulle sue opere, questo con la scusa di alimentare il passaparola virtuale e fare salire le proprie quotazioni. Non contento, procedeva poi a stroncare i libri dei suoi avversari e qualche volta firmava con il suo vero nome, Roger. Quando poi il Daily Mail gli ha chiesto chiarimenti, ha ammesso subito le sue responsabilità e il risultato è che oggi non si parla d’altro nelle pagine di cultura dei giornali di mezzo mondo. Purché se ne parli insomma: come minimo ora i suoi libri sono ancora più famosi e chi come me, non li ha già letti, potrebbe essere incuriosito a dare almeno un’occhiatina! Che ne pensate, adesso la merita una -vera- recensione? Foto | Crimezine Quando gli autori si fanno

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Buon Natale (con Charles Dickens e David Maria Turoldo)

“Che è oggi?” gridò Scrooge a un ragazzetto che passava con indosso gli abiti della festa e che forse s’era fermato per guardarlo. “Eh?” fece il ragazzo spalancando la bocca dalla meraviglia. “Che è oggi, bambino mio?” ripeté Scrooge. “Oggi!” rispose il ragazzo. “È Natale, oggi”. La sorpresa di Scrooge che scopre di essere ancora in tempo per vivere lo “spirito” del Natale è, forse, uno degli auguri più belli che si possano fare: nonostante il consumismo, le preoccupazioni, la noia e via dicendo riuscire a stupirsi del Natale, in qualunque modo lo concepiate, è una bella sfida per tutti. Magari leggere (o rileggere) il Canto di Natale di Charles Dickens potrebbe essere un buon esercizio per allenarsi. Vi auguriamo un sereno Natale anche con le parole della poesia Natale di David Maria Turoldo. Ma quando facevo il pastore allora ero certo del tuo Natale. I campi bianchi di brina, i campi rotti dal gracidio dei corvi nel mio Friuli sotto la montagna, erano il giusto spazio alla calata delle genti favolose. I tronchi degli alberi parevano creature piene di ferite; mia madre era parente della Vergine, tutta in faccende, finalmente serena. Io portavo le pecore fino al sagrato e sapevo d’essere uomo vero del tuo regale presepio. Foto | Flickr Buon Natale (con Charles Dickens e David Maria Turoldo)