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Papi che si sono dimessi: Adriana Zarri e il romanzo Vita e morte senza miracoli di Celestino VI

L’annuncio delle dimissioni di papa Benedetto XVI è stato un fulmine a ciel sereno . Nessuno se lo aspettava. Non è una novità nella chiesa cattolica che alcuni papi si dimettano. Certo, non è molto freqeunte. Però alcuni scrittori avevano immaginato tale situazione. È il caso di Adriana Zarri (1919-2010) che ha pubbblicato un romanzo dal titolo Vita e morte senza miracoli di Celestino VI , in cui narra di un papa dei nostri giorni che abbia lasciato il pontificato e si sia ritirato in campagna a fare la vita di semplice prete. Nel raccontare le vicende di papa Celestino VI la Zarri – che di teologia e fede se ne intende – riflette e invita a fare altrettanto su alcune questioni “scottanti” della Chiesa di oggi: il celibato dei preti, l’infallibilità del papa imposta da Pio IX, il potere dei cardinali, l’emarginazione del popolo di Dio, il continuo ricorso all’istituto della canonizzazione, l’elezione dei vescovi, il controllo delle nascite, il cerimoniale obsoleto più adatto a un re che a un vescovo (che il papa è un vescovo), la presenza alquanto inutile della guardia svizzera, l’esistenza stessa dello Stato del Vaticano. Il romanzo, che è un bel testo, è da leggere con animo aperto e senza pregiudizi: la Zarri, infatti, propone le sue idee con argomentazioni difficilmente contestabili se si ha il coraggio di leggere le cose come stanno nell’attuale realtà storica. Che …

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Papi che si sono dimessi: Adriana Zarri e il romanzo Vita e morte senza miracoli di Celestino VI

Papi che si sono dimessi: Adriana Zarri e il romanzo Vita e morte senza miracoli di Celestino VI

L’annuncio delle dimissioni di papa Benedetto XVI è stato un fulmine a ciel sereno . Nessuno se lo aspettava. Non è una novità nella chiesa cattolica che alcuni papi si dimettano. Certo, non è molto freqeunte. Però alcuni scrittori avevano immaginato tale situazione. È il caso di Adriana Zarri (1919-2010) che ha pubbblicato un romanzo dal titolo Vita e morte senza miracoli di Celestino VI , in cui narra di un papa dei nostri giorni che abbia lasciato il pontificato e si sia ritirato in campagna a fare la vita di semplice prete. Nel raccontare le vicende di papa Celestino VI la Zarri – che di teologia e fede se ne intende – riflette e invita a fare altrettanto su alcune questioni “scottanti” della Chiesa di oggi: il celibato dei preti, l’infallibilità del papa imposta da Pio IX, il potere dei cardinali, l’emarginazione del popolo di Dio, il continuo ricorso all’istituto della canonizzazione, l’elezione dei vescovi, il controllo delle nascite, il cerimoniale obsoleto più adatto a un re che a un vescovo (che il papa è un vescovo), la presenza alquanto inutile della guardia svizzera, l’esistenza stessa dello Stato del Vaticano. Il romanzo, che è un bel testo, è da leggere con animo aperto e senza pregiudizi: la Zarri, infatti, propone le sue idee con argomentazioni difficilmente contestabili se si ha il coraggio di leggere le cose come stanno nell’attuale realtà storica. Che …

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Due nuovi libri di Adriana Zarri in libreria per Einaudi

Einaudi manda in libreria due nuovi libri di Adriana Zarri , la celebre (e discussa) teologa deceduta nel 2010 a novantuno anni . Il primo è il testo Teologia del quotidiano , apparso nella collana Vele, a cura dell’Associazione Amici di Adriana Zarri. Il libro riporta sei interventi della teologa, di cui quattro inediti. Bello e particolarmente interessante è l’ulitmo intervento in cui Adriana Zarri indaga il rapporto esistente tra poesia e mistica: Il poeta è ponte tra l’Assoluto e il tempo: non può tradire Iddio parlando, non può tradire l’uomo tacendo; il risultato è un’espressione tutta particolre che non è più discorso umano e non è ancora Verbo assoluto e silenzioso. L’altro libro è Quasi una preghiera ed è una bellissima antologia costruita a mo’ di almanacco: con il suo lirismo particolare, Adriana Zarri si conduce per mano attraverso i vari periodi dell’anno e ci fa toccare quella contemplazione sincera e genuina che non significa avere fenomeni mistici che ci estraneo dalla realtà, ma vuol dire guardare il mondo con gli occhi di Dio. Una lettura da centellinare sì che possa accompagnarci nel corso di un intero anno. Per ogni alba che schiarisce il cielo, per ogni uccello che si sveglia, io ti ringrazio, Signore. Per ogni mucca che si lacia mungere per regalarci il latte del mattino, io ti ringrazio (e la ringrazio), Signore. Per ogni netturbino che ci pulisce le strade, per ogni vigile che ci facilita il traffico, io ti ringrazio (e lo ringrazio), Signore. Per tutti quelli che vorrebbero pregarti e non sanno; e per quelli che saprebbero pregarti e non vogliono, in loro favore e al loro posto, io ti prego, Signore. Adriana Zarri Teologia del quotidiano Einaudi, 2012 ISBN 978-88-06-20260-8 pp 104, euro 10 disponibile anche in eBook: euro 6,99 Quasi una preghiera Einaudi, 2013 ISBN 978-88-06-21510-1 pp 194, euro 18,50 disponibile anche

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Due nuovi libri di Adriana Zarri in libreria per Einaudi

Un eremo è il cuore del mondo, di Francesco Antonioli

Francesco Antonioli, giornalista de Il Sole 24 Ore , ha pubblicato, per Piemme, un libro dal titolo Un eremo è il cuore del mondo , in cui attraverso vari “incontri”, presenta vari eremiti o, come dice il sottotitolo, “gli ultimi custodi del silenzio”. Il viaggio tra le eremite e gli eremiti inizia in Umbria per poi spostarsi in varie parti d’Italia e d’Europa. Un viaggio senza dubbio affascinante che, però, mi ha lasciato un po’ di delusione. Non per il libro in sé che è scritto e de-scritto bene, ma per delle scelte editoriali che non condivido. Mi spiego. In copertina – anzi: sulla sovraccoperta – c’è una foto di Adriana Zarri , teologa ed eremita di un certo calibro, deceduta nel 2010. La fascetta promozionale riporta una frase di Adriana Zarri (“ Solo il viaggio dentro noi stessi ci restituisce al mondo innamorati della vita ”) e il titolo ( Un eremo è il cuore del mondo ) strizza l’occhio all’ultimo libro licenziato dalla Zarri stessa ( Un eremo non è un guscio di lumaca – che poi è la riedizione di un suo testo precedente). Alla fine, quindi, ci si aspetta che il libro parli di Adriana Zarri. Non solo di Adriana Zarri, ma anche di lei. Su un totale di duecentoventi pagine, invece, alla Zarri ne sono dedicate quindici. E sono solo un ricordo dell’autore che incontrò la Zarri nel 1996, ben quattordici anni prima che Adriana morisse. Lecito il ricordo di Antonioli, ci mancherebbe altro. Forse meno elegante voler proporre un testo incentrandolo su un gigante come la Zarri e invece raccontando d’altro. A mio avviso la copertina, quella con delle orme che troviamo sotto la sovraccoperta, sarebbe stata più corretta. So che un libro non si giudica dalla copertina: sarà per questo che sono un fan delle copertine asettiche. Se devono sviare, meglio allora solo il nome dell’autore e il titolo. Francesco Antonioli Un eremo è il cuore del mondo. Viaggio fra gli ultimi custodi del silenzio Piemme, 2011 edizione cartacea : …

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Un eremo è il cuore del mondo, di Francesco Antonioli