Category Archives: Letteratura

Attorno a questo mio corpo. Ritratti e autoritratti degli scrittori della letteratura italiana

Sono rimasta davvero folgorata dall’idea che sta dietro questo bel tomone edito da Hacca edizioni. Un’antologia di contributi critici – da Raffaele Manica a Giulio Ferroni, o Paolo di Paolo – a cura di Laura Pacelli, M. Francesca Papi e Fabio Pierangeli, che mette in scena ‘il corpo’ dei più importanti scrittori della nostra letteratura. Come? Riportando ritratti che degli autori in questione fecero altri scrittori, oppure brani in cui essi parlano della loro concezione del corpo, o del loro stesso corpo. Il volume sarà in libreria a gennaio, ed è davvero una miniera di informazioni sull’argomento. Scopriamo così che Giordano Bruno era “omo piccolo, scarmo, con un poco di barba nera”, mentre Gabriele d’Annunzio, il Vate con la passione per lo sport, “non era prestante, tutt’altro…alto un metro e cm 64, pesa kg 75″, scriveva il fedele factotum Tom Antongini. Invece Fenoglio aveva un naso “prominente, sgraziato, affilato di sopra e poi gonfio come una cipolla sulla punta, con due narici lunghe, tanto da ricordare, come lo scrittore amava dire, quello proverbiale di Cyrano”. Dante poi pare fosse proprio un bell’uomo, molto alto per la sua epoca (più di un metro e 70). Oltre a questi dati che vi segnalo per mera curiosità, specifico però che ogni singolo contributo ci consegna un vero ‘ritratto letterario’ dell’opera dell’autore in questione. Infatti, come scrive Roberto Mosena, “l’interesse per il corpo degli scrittori troppo spesso è rimasto concluso in una specie di descrittivismo aneddotico…(la gobba di Leopardi, le coste di d’Annunzio, gli attributi virili di Campana)…Mentre è più raro domandarsi se esista una relazione tra il corpo e…

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Libri di aforismi da regalare a Natale: i consigli di Caramagna

Chi se non uno scrittore di aforismi può consigliarci i libri di aforismi (appunto) più belli da regalare per questo Natale? Si tratta di un genere passepartout, secondo me, che va bene sia per il papà più serio che per il collega simpatico. Ecco allora i consigli di Fabrizio Caramagna . “Consigliare dei libri di aforismi è come muoversi su un terreno minato, non tanto per il rischio insito nella soggettività della scelta, quanto piuttosto perché diversi testi aforistici sono fuori catalogo, nonostante alcuni di essi siano dei classici del settore”, ci spiega. Quali consiglierebbe, idealmente? “I Pensieri Spettinati del polacco Stanislaw Jerzy Lec, che forse è il più grande aforista moderno, ma è fuori catalogo. E anche due altri grandi classici come Leo Longanesi, autore de La sua Signora o Ramon Gomez De La Serna, nella bellissima traduzione di Gesualdo Bufalino (il libro, una raccolta di greguerias, si intitola Sghiribizzi) hanno purtroppo conosciuto la stessa sorte. E l’elenco dei libri di aforismi introvabili è davvero lungo”. E fra quelli in catalogo? “Innanzitutto un classico. Ero indeciso tra Emil Cioran ( Sillogismi dell’amarezza , il più aforistico dei suoi libri) ed Ennio Flaiano ( Diario degli errori e Diario Notturno in primis), ma alla fine punterei su Karl Kraus, autore di Detti e Contraddetti , che si può acquistare nell’edizione Adelphi”. Qualche motivo per scegliere questo libro “Kraus, che scrive i suoi aforismi agli inizi del 900, è stato il primo degli aforisti moderni (”dicono che tutti i rumori dell’attualità sarebbero rinchiusi nel mio stile”). Autore mitteleuropeo, in lui il pensiero aforistico non è sistematico come in Nietzsche o in Schopenhauer, e si esprime al contrario attraverso il senso di contraddizione e il paradosso più audace (”Sotto il sole non c’è essere più infelice del feticista che brama una scarpa da donna e deve contentarsi di una femmina intera&#…

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Bravo Frigorillo! di Sandro Barbalarga

Uno dei filoni che seguo con più attenzione, nella letteratura per l’infanzia, riguarda i libri che sensibilizzano i più piccoli al rispetto dell’ambiente. Mi piacciono quelli in cui viene scelto un personaggio buffo e dall’aria simpatica come ‘guida’ all’esplorazione di un dato argomento. Come Frigorillo, ad esempio, nato dalla matita di Sandro Barbalarga. Frigorillo è un frighetto che vive come un qualsiasi bambino: gioca nel parco, prende lo scuolabus e butta anche l’immondizia, quando la mamma glielo chiede. Ed è proprio durante le semplici ‘avventure’ di ogni giorno

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Bravo Frigorillo! di Sandro Barbalarga

Dopo La lettrice bugiarda in uscita La ragazza che rubava le stelle, di Brunonia Barry

Negli anni in cui il suo soprannome era Guaio, Zee aveva l’abitudine di rubare barche. Il padre non ne aveva il minimo sospetto e le lasciava massima libertà in quei primi tempi dopo la morte della madre. E poi era occupato a impersonare il ruolo del pirata, un passatempo eccentrico per un uomo che aveva trascorso la vita a studiare letteratura. Ma quelli erano giorni disperati, ed entrambi erano stanchi di portare sulle spalle il peso della perdita, incapaci di scrollarselo di dosso se non nei fugaci momenti in cui riuscivano a buttarsi in qualcosa fuori dalla portata dei ricordi. E’ questo l’incipit in anteprima Booksblog di La ragazza che rubava le stelle (qui le prime 16 pagine in anteprima) l’atteso secondo libro di Brunonia Barry, ambientato a Salem, che uscirà il 25 novembre per Garzanti. Si tratta dell’autrice che ha sfornato il best seller La lettrice bugiarda , di cui avevamo già parlato su queste pagine. Anche in questo caso la protagonista è una donna, la psicoterapeuta Zee Finch, che – anche in questo caso – si troverà alle prese con la ricostruzione di una ‘verità’ nascosta nelle pieghe della memoria di un’altra donna. Quando infatti una sua paziente, Lilly Brandon, si suicida, Zee entra in una crisi profonda: anche la madre, quando lei era poco più che una bambina, aveva scelto di togliersi la vita. Le analogie fra la paziente e la madre di Zee sono infatti molte, e la donna decide di indagare sul passato di Lilly. Il che significherà scontrarsi con i silenzi di molti, a Salem. E il suo stesso padre, un uomo di lettere caduto in crisi esistenziale …

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