Category Archives: Letteratura

Il giorno in più di Fabio Volo

Il libro racconta una bellissima storia d’amore tra i protagonisti Giacomo e Michela. Tutti e due trentenni si avvicinano con molta disillusione per venire infine travolti dalla passione.
Fabio Volo con ironia riempie il libro di ricordi fanciulleschi, fornisce una lunga lista di canzoni e musicisti che accompagnano la narrazione e descrive minuziosamente le ambientazioni tra New York e Parigi (i parchi, i caffè, i ristoranti e gli alberghi in cui si svolge la storia). Completano il libro una miriade di personaggi che ruotano intorno alla figura di Giacomo (la nonna, la mamma, Silvia la migliore amica, ex fidanzate di lui e ex fidanzati di lei…) ognuno con un ruolo ben definito nel formarsi degli eventi (perchè come dice Michela durante un finto matrimonio inscenato dai due:”Ho scelto come doni ciò che sono stata, ciò che sono e ciò che sarò.”)
Il libro riesce a narrare bene certe emozioni e certi sentimenti fuggevoli, che costituiscono la base di ogni amore ma che sono allo stesso tempo difficili da fermare e descrivere. Per questo il romanzo ha dei riflessi a volte magici, che siamo sicuri, finirete per notare anche voi se lo leggerete.

Il giorno in più

Il giorno in più, Fabio Volo, 2007.

Recensione di Montag

Libri Musica: Non So Che Viso Avesse

Biografia disinteressata del vate Francesco Guccini. In diciassette capitoli tutte le curiosità e gli avvenimenti legati ai luoghi, al tempo, alle radici della sua famiglia, ai primi concerti nelle balere più infime, alla professione di giornalista che lo vide impegnato prima di diventare ufficialmente “cantante”. Purtroppo NON si parla mai delle canzoni (unica eccezione La Locomotiva – ma proprio quella che è la più famosa?).
Quindi dico subito a chi come me vuole leggere questo libro per risolvere tutti i misteri e capire le mille citazioni che ruotano intorno alle canzoni di FG che rimarrà deluso, anche se comunque il libro è molto divertente.
Completa il libro una consistente appendice critica dell’italianista e poeta Andrea Bertoni.

Ah sì… una cosa su una canzone l’ho imparata: la bellissima “Keaton” contenuta nell’album “Signora Bovary” è stata scritta da Claudio Lolly mentre Guccini ha scritto solo l’ultima memorabile strofa:

Keaton, quello vero, l’ ultima volta che l’ hanno visto passeggiava
lungo le strade e per il vento di Roma
durante le pause di un film con Franchi e Ingrassia.
Aveva in corpo mille litri di alcool,
la faccia la solita, senza allegria;
si ubriacava ogni giorno con la troupe borgatara
alla faccia della cirrosi epatica,
perchè lui ci teneva al suo pubblico,
più che al suo fegato,
e gli elettricisti sono gente simpatica;
gli urlavano infatti “anvedi s’è forte ‘sto Keaton!”,
bevendo il bianco misterioso dei colli di Roma
o quello forte del sud che fa assaggiare l’ infinito
a tutta la gente di bocca buona…

Francesco Guccini si racconta
Foto del cantautore

Non so che viso avesse, Francesco Guccini, 2010.

Recensione di Montag

Lo Yemen raccontato dalle scrittrici e dagli scrittori

Può l’emancipazione femminile passare anche dall’uso della prima o della terza persona, dalle scelte grammaticali e dalle storie che le scrittrici di un dato Paese decidono di narrare? Non è impossibile, probabilmente, e leggendo “Lo Yemen raccontato dalle scrittrici e dagli scrittori”, (Libreria Orientalia Editrice), a cura di I. Camera d’Afflitto, ci si convince che davvero possa essere così. In realtà la letteratura yemenita è ‘fiorita’ solo in tempi recentissimi, perchè “il paese è vissuto in totale isolamento rispetto all’Occidente e al resto del mondo arabo” (l’unificazione è avvenuta nel 1990). Allo stesso tempo però questo ha reso la letteratura di questo Paese “più disposta a sperimentare nuove strade improntate all’originalità e al rinnovamento…perchè meno contaminata dalla fase più decadente della letteratura araba e occidentale”. “Tra gli anni settanta e ottanta del secolo scorso, la donna yemenita ha vissuto nel Sud del paese sotto un regime socialista che…

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Lo Yemen raccontato dalle scrittrici e dagli scrittori

Libro Cult: Il vagabondo delle stelle – Jack London

Da buon cacciatore di Cult-Books ho inseguito questo romanzo leggendario e alla fine l’ho letto e sono contento di averlo fatto!
Innanzitutto perchè amo questo scrittore immenso, autore di uno dei miei libri preferiti (Zanna Bianca – n.d.r.) ed in secondo luogo perchè questo romanzo merita la fama che si porta appresso.
La storia ha come protagonista un professore universitario e narra le vicende carcerarie che lo riguardano e che lo condurranno fino alla pena di morte. Sotto le grinfie di un direttore spietato Darrell Standing, detenuto nel carcere di San Quentin – S.Francisco, sarà costretto a subire lunghi periodi di cella d’isolamento e ad indossare la camicia di forza.
Nei sotterranei altri due detenuti, Ed Morrell e Jake Openheimer, gli faranno compagnia e comunicheranno con lui battendo le nocche delle dita sui muri usando un codice segreto.
La vicenda si svolge durante gli ultimi tre giorni di vita di Darrel che, attraverso la tecnica della piccola morte riesce a “evadere” dal suo corpo e a rivivere momenti delle sue vite passate. Durante queste fasi tempo e spazio non hanno più valore. Jack London con stile moderno e grande abilità narrativa ci dimostra che nonostante vicende e epoche diverse l’anima di Darrel è sempre la stessa, vi è una certa coerenza che lega tutti i personaggi che il protagonista è stato nel tempo, in una sorta di teoria darwiniana dell’anima.
Con la sua scrittura London dimostra la capacità di saper descrivere e ambientare le sue storie in ogni epoca, sicuramente avrebbe potuto essere anche un grande scrittore di fantascienza se quel genere fosse già stato inventato!!
Alla fine del romanzo descrive l’assurdità della pena di morte e non è poco se considerate che l’opera è del 1915.
Vivamente consigliato!

Jack London
Foto dell’autore

Il vagabondo delle stelle. Jack London, 1915

Recensione di Montag