Grazie a Dio, storie di R/Accolti dal mare di Valentina Tortelli

Nel cuore dell’emergenza Nord Africa, con le testimonianze di coloro che sono fuggiti dalla Libia e da altri paesi per raggiungere l’Italia. “Grazie a Dio” , un augurio ma anche la base stessa di un testo che si promette di dar voce a tante storie sconosciute. Un percorso insomma che mette insieme tanti punti di vista costruendo un fitto arazzo di testimonianze raccolte da Valentina Tortelli , freelance classe 1981, che per molte delle persone di stanza al centro è semplicemente la “journalist” , qualcuno al quale raccontare la propria vicenda, senza paura di strumentalizzazioni. Ed ecco che, superata la grande barriera della vergogna, del dolore e del ricordo, gli occhi si abbassano, le voci diventano meno certe e le mani si tormentano, risuscitando fantasmi e drammi. Dalle riflessioni di Carmine Sciarrillo, Direttore del centro di accoglienza allestito in Calabria, a Falerna Marina in provincia di Catanzaro, tra il 2011 e il 2012, in prima linea per aiutare le vittime dell’emergenza Nord Africa, alle esperienze dell’avvocato Tonino Barberio, che giuda gli stessi ospiti ad orientarsi nella difficile burocrazia italiana, fino ad alcune informazioni sull’accaduto e molti chiarimenti sugli status di coloro che vivono nel nostro paese in attesa d’asilo. Le grandi difficoltà dell’integrazione, del lavoro, dell’assistenza sanitaria, ma anche l’umanità della ricostruzione, del recupero della dignità e della fiducia in sé, della rinascita, in un insieme di pagine che sono allo stesso tempo una doccia fredda e un’iniezione di speranza. Jamiu. Ora è così, un po’ canzonatorio un po’ spensierato. La sua però è una storia che viene da lontano, fatta di dure liti familiari, di omicidi, minacce di morte e di superstizioni soprannaturali. Jamiu è ghanese. A fare il barbiere ha imparato in Libia. Tagliava i capelli alla gente, vicino Tripoli, dopo esser scappato dal suo villaggio in Ghana. Nella sua vita, come in quella di molti profughi dll’Emergenza Nord Africa, si contano almeno due fughe: la prima dalla terra d’origine alla Libia, la seconda dalla Libia all’Italia, precisamente Lampedusa. entrambe sono…

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