La bambina di neve, di Eowyn Ivey

La bambina di neve , di Eowyn Ivey , è il romanzo d’esordio di un’autrice cresciuta nella stupefacente Alaska. Libraia ed ex-giornalista, le avventure e la vita della Ivey in quella terra estrema – in cui l’autrice vive con marito e due figlie – sono diventati articoli che hanno ricevuto premi e apprezzamenti per molti anni. E quella terra, i suoi ritmi, la sua natura, la sua essenzialità, la sua durezza, la sua potenza sono diventate parte vitale anche de La bambina di neve , libro non ancora pubblicato in patria (febbraio 2012), ma già in rapida diffusione in tutto il mondo, Italia compresa. Chi ha avuto la possibilità di leggerlo in anteprima ne parla in termini davvero entusiastici . Questa è la bella, incantevole e toccante storia, tratta da una favola russa, che il romanzo ci racconta: siamo in Alaska, nel 1920. Un coppia che non è riuscita ad avere figli e si è trasferita lì, vive schiacciata dalla solitudine, dalla disperazione e dal durissimo lavoro nella fattoria, in quella terra difficile e di frontiera . Un giorno fa un pupazzo di neve a forma di bambina. La mattina dopo il pupazzo non c’è più. Ma improvvisamente e misteriosamente, nei boschi, compare una bimba vera. Pruina, così si fa chiamare, è bionda e riservata. Vive in forte comunione con la natura, corre tra gli alberi innevati e va a caccia con una volpe. Spesso va a trovare la coppia e, in breve tempo, Mabel e Jack le si affezionano come fosse la figlia …

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