La pace della domenica dopo una settimana di lavoro: una poesia di Vittorio Sereni
Spesso le nostre domeniche sono un momento di pace dopo la guerra di un’intensa settimana di lavoro: ci si riposa, ci si dedica agli affetti, si ama senza misure. Il poeta Vittorio Sereni (1913-1983) nella poesia Domenica dopo la guerra (tratta da Stella variabile , Garzanti 1981) ci parla di come dev’essere stato intenso l’amore tra due persone che si ritrovano una domenica dopo la guerra. Le paure belliche cedono il post alla gioia, e ci si ama con quella stessa forza che si mette in battaglia. Alla fine, poi, non è necessario che sia domenica per un amore così. Una poesia per una domenica intensa , allora. Domenica dopo la guerra Per due che si ritrovano in una domenica dopo la guerra allora può rifiorire il deserto del mare? … amami – lui dice – di ritorno amami a tutta forza con forza di rivalsa per tutti questi anni… Ma … nei primi tempi di guerra quando le domeniche non erano che blanda disperazione, stordimento di campane, rimasuglio di fumo attardatosi al largo dell’ultimo postale da Amsterdam… E si divorano con gli occhi, si cercano si tendono le mani di nascosto sulla fiandra del tavolo. … mare per anni solitario di anni computabili in onde braccio di mare divenuto attonito di tempo pietrificato in spazio di mutismo… Rifiorire può dunque il deserto del mare? Ma no che si annusano e studiano gentili e teneri quasi – britannico lui lei fiamminga – e poi si buttano a trattare l’affare oggi che nemmeno è domenica. Foto | VinothChandar La pace della domenica dopo una settimana di lavoro: una poesia di Vittorio Sereni
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