Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra, di Antonio Carparica

Da piccola seguivo molto lo sport, adesso un po’ meno, ma le Olimpiadi sono sempre un avvenimento interessante e coinvolgente. Così, spulciando un po’ la storia di questa manifestazione, e dispiaciuta di non aver scelto di andare a Londra ad agosto, piuttosto che a settembre, mi sono imbattuta nel recente libro di Antonio Caprarica : “ Oro, argento e birra. Le Olimpiadi di Londra “. Il titolo mi ha strappato un gran sorriso, vista la mia passione per la birra, e mi ha incuriosita alla lettura. Il saggio narra delle tre edizioni olimpiche nella capitale inglese, dal 1908 a quelle del 2012 attualmente in corso, passando dal 1948, che sanciscono Londra come cuore dello sport. D’altronde la cosa non sorprende: le più popolari discipline sportive hanno delle radici inglesi, dal calcio al tennis – con il famoso torneo di Wimbledon dal 1877, dall’ippica al baseball – che era giocato dai bambini inglesi, passando anche da boxe, polo e hockey che sono state “regolamentate” dalla monarchina inglese, come il nuoto, la corsa e il canottaggio devono agli inglesi la decisione delle distanze standard su cui si disputano. E sempre gli inglesi, naturalmente, hanno introdotto il concetto di fair play. Nel libro si raccontano le edizioni passate delle olimpiadi londinesi aprendo interessante parentesi su alcuni avvenimenti indimenticabili: la grande sfida del tiro alla fune tra USA e GB, la sconfitta al decimo di secondo di Dorando Pietri nella maratona, l’inusuale passione per lo shopping di Fanny Blankers-Koen che rischiò di perdere per questo la finale della staffetta, e così via. Sulle Olimpiadi in corso, Caprarica si sofferma nella narrazione dei preparativi e sulle caratteristiche, come ad esempio la quantità di tecnologia presente in questa edizione: una su tutte, il grande hotspot che consente di vedere le Olimpiadi all’olbra del Big Ben. A cornice di tutto questo la benevola ombra della birra, bevanda storia del Regno Unito, che accompagna ogni fine serata ed ogni festeggiamento. Insomma, …

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