Perché amiamo i cani, mangiamo i maiali e indossiamo le mucche, di Melanie Joy

Perché ci disgusterebbe sapere che qualche nostra amica ci ha servito un ottimo “spezzatino di Golden Retriever” e non battiamo ciglio davanti a un’agnellino al forno? Più agghiacciante di un thriller, con più colpi di scena di un giallo, e interessante come un arguta dissertazione di filosofia e psicologia, questo testo della psicologa e attivista americana Melanie Joy. Già il titolo ci mette in crisi: perché amiamo quelli che abbiamo classificato come “animali da compagnia” (classificazione che varia da Occidente a Oriente, lo sappiamo) e non gli altri? Si tratta di un testo molto arguto, appunto, e allo stesso tempo molto duro, puntellato di sagge riflessioni di romanzieri o scienziati – da Hawking a Tolstoj o Wittgenstein – per mettere sotto gli occhi a tutti i lettori di buona volontà, una riflessione sul “carnismo”. Carnismo. Parola inusuale…

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