Peter Nadas candidato al premio Nobel: la passione per la letteratura ungherese

C’è anche lo scrittore ungherese Peter Nadas nella lista dei papabili al Nobel della letteratura di quest’anno. Un sintomo di una rinnovata e forte attenzione alla produzione letteraria dell’Ungheria, molto apprezzata oltreoceano. Ironia della sorte che in un momento politico difficile per l’Ungheria a livello di diritti civili e culturali, stia emergendo all’attenzione del pubblico internazionale una vera e propria generazione di scrittori di talento, come ricorda un bell’articolo della testata del New Orleans WWNO . L’articolista rileva anche il nome dell’ultimo “mito” di terra d’Ungheria appunto: si chiama Laszlo Krasznahorkai ed è uno dei nuovi cult nell’editoria anglosassone (fra i suoi libri tradotti in Italia ricordiamo Melancolia della resistenza , Zandonai) Detto ciò (e dopo essersi annotati mentalmente di tenere d’occhio il vecchio Laszlo) ricordiamo che di sicuro ad oggi i più famosi scrittori ungheresi sono Imre Kertesz – vincitore del Nobel nel 2002 e autore del bellissimo Essere senza destino (Feltrinelli) memorie di un ragazzino ebreo internato ad Auschwitz e poi Buchenwald durante la seconda guerra mondiale – e lo stesso Nadas, la pubblicazione del suo Libro di Memorie , pubblicato in Italia da Baldini e Castoldi Dalai è stato un evento nel mondo editoriale. Ma qual è il successo, fra il pubblico americano, di autori “outsider”, con …

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