Più libri, più liberi, stand da visitare: Zandonai editore

E’ una casa editrice giovane, ma molto promettente. Nata nel 2007 ha da subito individuato un vuoto nel mercato editoriale italiano: l’assenza della letteratura dei vicini paesi balcanici, da poco usciti da un devastante conflitto e molto fertili in fatto di scrittura. La Zandonai, che in fiera trovate allo stand T65, si definisce “ Animata dall’idea di “sconfinamento” e attenta a coniugare culture e discipline differenti .” Nel 2009 ha avuto una menzione speciale del Premio nazionale per la Traduzione “ come editore italiano che contribuisce alla diffusione della cultura straniera nel nostro Paese ” e nel 2010 ha vinto il premio Dositej Obradović, “ assegnato ogni anno all’editore che ha maggiormente contribuito alla conoscenza della letteratura serba contemporanea all’estero .” Sono tre le collane: I fuochi , che raccoglie al suo interno saggi con spunti narrativi e narrazioni inclini alla riflessione, punta di diamante della collana è Boris Pahor (che sarà a Più libri, più liberi il 6 dicembre alle 16); I piccoli fuochi è dedicata alla narrativa contemporanea con una forte attenzione agli scrittori della ex Jugoslavia “ di primo rango a cui è toccato il compito di narrare, tra l’altro, la scomparsa di un intero Paese .” Convergono infine nella collana Le ombre i titoli che raccontano il presente attraverso l’architettura. Ultimo titolo pubblicato è Guerra senza battaglia di Heiner Muller, un’autobiografia del drammaturgo tedesco che mette in luce il difficile rapporto di un intellettuale con il potere. Più libri, più liberi, stand da visitare: Zandonai editore

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