Poesie d’amore: May be, di Giuseppe Conte

L’amore, si sa, fa dare risposte stupide e a volte, quando si vede in pericolo, anche tendenti al cattivo. Anche se si vive in continua fedeltà ad Afrodite ed Eros può accadere di esitare dinanzi a domande che possono avere più livelli di lettura. È l’esperienza che ci racconta il poeta Giuseppe Conte, tra i più apprezzati poeti italiani viventi. La poesia May be è tratta da Dialogo dal poeta e del messaggero , pubblicata nel 1991 da Mondadori. Una domenica pomeriggio, Herlinde mi ha telefonato dopo più di un anno di silenzio, e mi ha chiesto: “Are you in love?”. Potevo risponderle che sono continuamente innamorato, che adoro sempre, che sono fedele alla dea di Pafos, ad Eros. Ma lei, cosa voleva sapere? Perché mi aveva chiesto così? Ho esitato, ho esitato. Poi ho dato a lei che non la meritava la risposta più stupida: “May be”. Foto | Flickr Poesie d'amore: May be, di Giuseppe Conte

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