Sua Santità, di Gianluigi Nuzzi

La differenza tra Chiesa e Vaticano è che quest’ultimo è uno stato vero e proprio, e come tale si comporta: ha la sua politica, la sua polizia segreta, i suoi ministri, gli ambasciatori e via dicendo. E, dunque, come ogni altro stato avrà i suoi interstizi nei quali si nascondono malaffare, corruzione e congiure di palazzo. Qualche mese fa, un libro di Gianluigi Nuzzi, Sua Santità , uscito per Chiarelettere, ha fatto rizzare i capelli a non pochi prelati che hanno gridato allo scandalo per un’inchiesta giornalistica che, seppure in modo parziale, porta alla luce certe magagne che serpeggiano tra le mura leonine. Soprattutto per quanto riguardava le fonti utilizzate dallo stesso Nuzzi. La cosa ha fatto rumore al punto che Benedetto XVI ha richiesto un’apposita commissione per scovare chi potesse aver portato fuori dallo stato i documenti necessari per ricostruire il puzzle (si ricorderà certamente la vicenda dei «corvi»). E a quanto pare, sembra che il corvo l’abbiano trovato. Ma di cosa parla questo libro per creare tutto questo scompiglio? At-traverso il carteggio del papa con alcuni esponenti della curia (come dice chiaramente il sottotitolo: Le carte segrete di Benedetto XVI), parla dei rapporti tra palazzi…

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