Un inglese a Parigi: Hugo riceve Dickens

Se si lascia da parte la “consueta inimicizia” che sembra legare i “cittadini della Corona” e quelli “della République”, non si può fare a meno di mettere in evidenza alcuni “scambi fondamentali”. La testimonianza di uno di questi si chiama “Hugo riceve Dickens” ovvero un inglese a Parigi, ed è visitabile fino al 13 maggio, presso la Maison de Victor Hugo , situata nel quadrilatero di place des Vosges . Si tratta di un esplorazione di alcuni nodi comuni, condotta attraverso materiali d’epoca. Caricature, manifesti e giornali, che permettono di farsi un’idea “delle peregrinazioni dickensiane” nella Ville Lumière , tra teatri, incontri mondani, prigioni e obitori, ma anche foto di Julia Margaret Cameron e Edmond Bacot sulla condizione dell’infanzia descritta da entrambe “le penne”. La manifestazione, inserita nella cornice del bicentenario della nascita di Charles Dickens, parte proprio dagli incontri tra i due scrittori, tramandateci come avvenimenti quasi leggendari. E’ l’inglese a recarsi per primo da Hugo, in una fredda domenica parigina del gennaio 1847, ma le traduzioni e la fama dei suoi romanzi lo hanno preceduto. In una lettera poco posteriore, indirizzata alla Contessa di Blessington centellinerà un elogiativo commento nei confronti “dell’epigono d’oltremanica”: Hugo mi ha colpito profondamente, ha l’aria di quel genio, che sicuramente è, ed è

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