Una conversazione con Ricardo Menendez Sàlmon, prima parte.

Ricardo Menendez Sàlmon è uno dei più interessanti autori spagnoli di questi anni. I suoi libri – in Italia pubblicati da Marcos y Marcos – si confrontano con i temi più impegnativi del vivere umano, l’amore, la morte, il male, territori dove la banalità tende i suoi agguati a ogni angolo, mietendo molte vittime illustri. Eppure Sàlmon è sempre stato abile nello schivare queste minacce, nel restare sempre ben al di là della sottile linea rossa che delimita il territorio periglioso dei sentimenti facili, della banalità e della stucchevolezza. Noi di Booksblog lo abbiamo incontrato a Mantova e nella stupenda cornice di piazza Alberti abbiamo discusso con lui di alcuni dei temi fondamentali di questo nostro strano tempo. Si è parlato della nostra ignavia, della società della nausea, del male, del bene, di quello che il futuro ci offrirà e della tensione che sta attraversando le piazze d’Europa. Insomma una lunga chiacchierata, tutta la leggere. Dopo il salto trovate la prima parte, per la seconda dovrete aspettare domani. Nel tuo libro L’offesa, il protagonista Kurt perde completamente il contatto con la realtà in seguito agli orrori della guerra. Questa sua atarassia può essere interpretata come metafora del distacco dalla vita politico-sociale e dell’ignavia che caratterizzano il nostro comportamento quotidiano di fronte al mondo? Sì è possibile. Probabilmente, seppur in modo inconsapevole, durante la scrittura dell’Offesa Kurt lo concepivo in questo modo. Però non si tratta di un’atarassia positiva, non come la concepivano i greci almeno, piuttosto si tratta di un’atarassia negativa, nel senso che l’incapacità di agire nel mondo nasconde il desiderio di non voler vederne alcuni aspetti, di non acquisire un grado di responsabilità in determinati momenti storici. Kurt, il protagonista dell’Offesa, in quanto tedesco mi serve come immagine per sviluppare una riflessione, forse una delle riflessioni centrali del secolo: come è possibile che una società enormemente avanzata sul piano educativo, estetico e filosofico, possa essere stata capace di allevare al suo interno…

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