Valter Zanardi in ricordo di Kurtz, da Cuore di Tenebra di Conrad

…sono rimasto a sognare il mio incubo fino alla fine, e a dimostrare ancora una volta la mia lealtà a Kurtz…che cosa stramba è la vita questa disposizione misteriosa di logica implacabile per un futile scopo. Il massimo che si possa sperare è di trarne una certa conoscenza di noi stessi, che giunge troppo tardi… Valter Zanardi ci consegna il monologo a proposito di Kurtz il cui sguardo era “abbastanza aperto da penetrare tutti i cuori che pulsano nella tenebra” che slega i cavalli impetuosi della sua coscienza in un susseguirsi di riflessioni e di sussulti, di pause e di amarezze, in un crescendo che si nutre del talento di Conrad e vive nella mimica di colui che ha il fortunato ardire

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