Walter Siti parla del suo romanzo “Resistere non serve a niente”

Io non riesco a parlare di una cosa che appartiene alla società se non me ne faccio contaminare. Il tema del denaro come unico valore è un tema che sento anch’io, attraverso, diciamo così, la porticina del desiderio. Così afferma Walter Siti nel parlare del suo libro Resistere non serve a niente , edito da Rizzoli. È interessante l’affermazione dello scrittore perché apre uno squarcio sul modo di scrivere da parte di uno dei più grandi romanzieri italiani. Bella, poi, l’espressione “farsi contaminare”: si rimane sé stessi, ma si è portatori – consicentemente o meno – di altro che poi mettiamo in quel che facciamo. Nello specifico, tra le pagine del libro. Il personaggio di Tommaso Aricò nasce dal tema della bulimia, cioè l’idea iniziale è stata di questo ragazzo che mangia troppo, che mangia di tutto. Il tema della bulimia passa dal corpo allo spirito. Il romanzo Resistere non serve a niente , inizia con questo antefatto: Dalla strada di bonifica che incrocia la Pontina, un sentiero bianco e perpendicolare conduce allo slargo dove un’unica quercia ospita sotto la sua ombra cinque-sei auto di grossa cilindrata e un camioncino Iveco. I partecipanti alla riunione sono già tutti nel caseifico, tranne due nervosissimi che sbattono la portiera e corrono dentro bestemmiando. Dentro c’è il silenzio delle grandi occasioni, i commercianti raccolti a

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