Perchè a Natale è importante regalare SOLO libri, ai bambini

Allora. Ve ne stiamo consigliando tanti . Tutti belli, interessanti. E allora, perchè leggete questo articolo? Non vi siete già convinti da soli che quest’anno regalerete SOLO libri a Natale, ai vostri bambini? Se aveste qualche dubbio residuo, noi siamo qua per spiegarvi almeno dieci ottime ragioni per cui dovrete fare questa scelta di civiltà, quest’anno. 1)Perchè i libri per bambini costano poco, e alcuni sono davvero splendidi. Cosa comprate al negozio di giocattoli con 10-20 euro? Fatevi un giro, e poi tornate a dircelo. 2)I libri occupano pochissimo spazio (e si sa, con le camerette ‘incastrate’ e incasinate dei bambini di oggi questo è sempre un vantaggio). 3) Se no cosa leggete ai vostri pargoli la sera? Le istruzioni della Playstation? 4)Perchè i libri, i vostri bambini, non li butteranno mai, a differenza di (alcuni) costosi giocattoli che fra dieci anni saranno: a) Rotti b) Pieni di polvere 5)Perchè magari, anche se non vanno ancora a scuola, i libri faranno venir voglia…

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– Riflessioni.it – Novità

Oltre alla “Dichiarazione Universale dei Diritti Umani” e la “Costituzione della Repubblica Italiana” già presenti su Riflessioni.it da anni, inseriti su tutte le pagine del sito (colonna destra) link alla “Dichiarazione per un’Etica Mondiale”, formulata dal teologo Hans Küng e proclamata dal Parlamento delle religioni mondiali nel 1993, e il “Manifesto nello Spirito della Coscienza Planetaria” scritto nel 1996 dal Club di Budapest fondato dal filosofo ungherese Ervin László.

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Google pubblica il suo primo libro digitale: 20 things I learned about browsers and the Web

Lo ammetto: il primo libro digitale di Google suona strano come titolo dal momento che Google stesso ha pubblicato milioni di libro per mezzo della piattaforma Google Books. Questa, però, è una cosa nuova: Google, infatti, diventa editore di se stesso e ha pubblicato il libro 20 things I learned about browsers and the Web ( 20 cose che ho imparato a proposito dei browser e del web ), scritto da cinque membri del team di sviluppo di Chrome . La pubblicazione è solo in inglese (per ora). La pubblicazione è sviluppata in HTML5, con la giusta dose di Flash e il risultato è molto gradevole per la lettura. Il libro è composto da diciannove capitoli e una conclusione e spiega cosa sia Internet, cos’è Javascript, i malware, l’Open Source, il cloud computing e via dicendo. Il tutto in sessanta pagine, rese più graziose dalle illustrazioni di Christoph Niemann, noto disegnatore per bambini. Simpatica e utile la funzione segnalibro: se esci dal sito-libro e puoi vi ritorni ti appare un segnalibro che ti chiede se vuoi riprendere la lettura da dove l’hai lasciata o cominciare dal principio. Non poteva mancare il tocco web 2.0 con la possibilità di condividere il testo sui social network con un semplice click. La funzione stampa e quella di regolazione della luminosità completano il quadro. Tutto bello e grazioso e simpatico. Personalmente mi sembra un bell’esercizio di stile di cui non vedo l’utilità (contenuto a parte): a che serve, per esempio, che io abbia l’impressione di girare le pagine come se fosse un libro cartaceo? A che serve la bella cornicetta che mi presenta il prodotto con un libro “d’altri tempi”? Alla fine 20 things I learned about browsers and the Web non è un libro cartaceo e non è nemmeno un eBook. …

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La legge sul libro – novità e aggiornamenti

Vi abbiamo parlato qualche tempo fa della legge sul libro . Oggi questa legge sta proseguendo nel suo iter, e sta andando incontro a diverse proposte di miglioramento. Pare che sia rimasto il limite di sconto “generalizzato” (15%), che in un certo senso dovrebbe favorire i piccoli editori e le piccole librerie. Ma pare che stia cambiando qualcosa nella questione delle promozioni. Se la legge originaria prevedeva per gli editori, a fronte di questo 15%, la possibilità di organizzare delle promozioni senza limiti di sconto e di tempo (un esempio assurdo, per capirci: tutti i libri al 90% per sei mesi), le modifiche accettate dal Senato vanno a sminuire, a limitare, queste iniziative. In primo luogo si è imposto un tasso di sconto anche alle promozioni (il 33% – ma perché, poi, 33 e non 30? E non 35?) e poi si impongono delle limitazioni temporali. Dunque, non più promozioni a sconto libero per 11 mesi l’anno, ma due periodi distinti di due mesi ciascuno. Direi che, rispetto a prima, il discorso cambia parecchio. L’effetto di queste misure sarebbe quello di ridimensionare il potere dei grandi gruppi editoriali (gli unici che si possono permettere campagne massicce, con sconti pazzeschi) a favore dei medio-piccoli, e di agevolare i librai indipendenti, che potrebbero contare su una concorrenza senz’altro aggressiva, ma almeno più “facile” (d’obbligo le virgolette) affrontare. …

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La legge sul libro – novità e aggiornamenti