Forse ricostruito il vero volto di Shakespeare. Vi incuriosisce conoscere il volto degli scrittori?

Un approfondito studio forense e storico ha portato, per History Channel, alla ricostruzione tridimensionale del volto di William Shakespeare . Molti studiosi non sono convinti dal risulato che, comunque, è molto dettagliato. Al di là della fedeltà o meno all’originale, la notizia mi ha fatto piacere per un motivo del tutto personale: sono un po’ fissato nel voler vedere il volto dell’autore del libro che sto leggendo. Quando prendo un libro la prima cosa che faccio è vedere se in quarta di copertina o nelle bandelle ci sia una foto dell’autore e ci ritorno sopra quando leggo un passaggio del libro che mi colpisce particolarmente o quando chiudo il libro. Ci sono alcuni autori, ovviamente, ben noti e il cui volto ritroviamo ovunque. Ce ne sono altri, invece, di cui è difficile trovare immagini. Ecco, proprio questi sono la mia passione e il mio complemento alla lettura di un libro. Non so se possa essere una mania di lettore doc , ma certamente vedere il volto dell’autore (o anche curiosare tra più di una foto) mi aiuta a leggere meglio il libro. Foto | Repubblica Forse ricostruito il vero volto di Shakespeare. Vi incuriosisce conoscere il volto degli scrittori?

Inventare e raccontare storie: le video lezioni di Giulio Mozzi

Si tratta di una nuova idea di Mozzi: brevi monologhi pratici sulla scrittura. Nella prima lezione Giulio Mozzi appare con un granchio di peluche sulla testa e comincia a parlare dell’idea narrativa. Dice che molte persone si rivolgono a lui perché pensano di avere una storia, ma in realtà hanno solo un’intuizione. A questo punto prende in mano il granchio e lo osserva, come bisognerebbe fare con l’idea. Non affrettatevi a scrivere, è il suo consiglio, perché l’intuizione deve maturare e, se scompare, vuol dire che non era buona. In ogni puntata, in tutto sono diciassette, lo scrittore, autore del blog Vibrisse , fornisce a chi lo ascolta piccoli e efficaci strumenti per procedere nella stesura di uno scritto: i blocchi narrativi si superano cercando suggestioni in

Visita il post:
Inventare e raccontare storie: le video lezioni di Giulio Mozzi

Libro Cult: Il vagabondo delle stelle – Jack London

Da buon cacciatore di Cult-Books ho inseguito questo romanzo leggendario e alla fine l’ho letto e sono contento di averlo fatto!
Innanzitutto perchè amo questo scrittore immenso, autore di uno dei miei libri preferiti (Zanna Bianca – n.d.r.) ed in secondo luogo perchè questo romanzo merita la fama che si porta appresso.
La storia ha come protagonista un professore universitario e narra le vicende carcerarie che lo riguardano e che lo condurranno fino alla pena di morte. Sotto le grinfie di un direttore spietato Darrell Standing, detenuto nel carcere di San Quentin – S.Francisco, sarà costretto a subire lunghi periodi di cella d’isolamento e ad indossare la camicia di forza.
Nei sotterranei altri due detenuti, Ed Morrell e Jake Openheimer, gli faranno compagnia e comunicheranno con lui battendo le nocche delle dita sui muri usando un codice segreto.
La vicenda si svolge durante gli ultimi tre giorni di vita di Darrel che, attraverso la tecnica della piccola morte riesce a “evadere” dal suo corpo e a rivivere momenti delle sue vite passate. Durante queste fasi tempo e spazio non hanno più valore. Jack London con stile moderno e grande abilità narrativa ci dimostra che nonostante vicende e epoche diverse l’anima di Darrel è sempre la stessa, vi è una certa coerenza che lega tutti i personaggi che il protagonista è stato nel tempo, in una sorta di teoria darwiniana dell’anima.
Con la sua scrittura London dimostra la capacità di saper descrivere e ambientare le sue storie in ogni epoca, sicuramente avrebbe potuto essere anche un grande scrittore di fantascienza se quel genere fosse già stato inventato!!
Alla fine del romanzo descrive l’assurdità della pena di morte e non è poco se considerate che l’opera è del 1915.
Vivamente consigliato!

Jack London
Foto dell’autore

Il vagabondo delle stelle. Jack London, 1915

Recensione di Montag

"This is where we live": quando il marketing si trasforma in arte

Un mondo interamente fatto di libri. Il sogno di molti si è fatto realtà in un video promozionale che la casa editrice inglese “ Fourth Estate ” ha girato per il suo venticinquesimo compleanno. Si tratta di un video di pochi minuti in cui le scenografie sono state interamente realizzate coi libri, e nella quale si aggirano dei personaggi di carta. I più curiosi possono guardare qui la realizzazione del video, e in particolare qui come è stata costruita la scenografia. Insomma, un bel progetto , che rimane in testa più di qualsiasi altro slogan promozionale (per quanto mi riguarda) e che alimenta il sogno di ogni bibliofilo. “This is where we live”: quando il marketing si trasforma in arte