Viggo Mortensen interpreta Sulla strada di Kerouac: attori azzeccati per film tratti da libri

Secondo il sito Deadline Hollywood: Viggo Mortesen sarà tra i protagonisti della pellicola cinematografica tratta da Sulla strada di Kerouac. Accanto a lui, Ami Adams, ma anche Kirsten Dunst, un’attrice secondo me molto brava. Il regista è Walter Salles, che ha già firmato I diari della motocicletta, su Che Guevara, mentre fra i produttori c’è Francis F. Coppola. La notizia mi ha dato lo spunto per pensare alla spinosa questione delle trasposizioni cinematografiche di libri. Come ho spiegato, spesso decido a priori di non andarle a guardare, soprattutto se ho amato molto il libro. Ho paura di rovinarmelo in qualche modo, non so. Però ci sono degli attori che hanno interpretato a dovere i personaggi di film che mi sono piaciuti. Penso proprio a Viggo Mortensen e la Strada di Cormac McCarthy. A me la protagonista del datato Camera con Vista – una giovanissima Helena Bohnam Carter – è sempre piaciuta (ma il libro ha una magia, nella descrizione dei paesaggi italiani, che non si riesce a rendere con le immagini), come Al Pacino in Carlito’s Way e Scent of a Woman. Perchè, cosa dire di Javier Bardem in Non è un paese per vecchi (Cormac McCarthy) per la regia dei fratelli Coen? Ho sempre trovato più bello il film Il Postino rispetto al libro di Skarmeta, ad esempio. Passando a generi molto diversi, mi è piaciuta anche l’interpretazione dei tre giovani

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Viggo Mortensen interpreta Sulla strada di Kerouac: attori azzeccati per film tratti da libri

– "Riflessioni sul Senso della Vita" intervista a Brian Guerra

Nella rubrica di Ivo Nardi: “Riflessioni sul Senso della Vita” intervista a Brian Guerra – Compositore italiano.

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– "Riflessioni sul Senso della Vita" intervista a Brian Guerra

Letto in vacanza. Un giorno, di David Nicholls

E’ un romanzo, questo, che lascia uno strascico, uno stato d’animo difficile da cancellare. Di solito, chiuso un libro, si passa a pensare ad altro, tornano le preoccupazioni, i pensieri di sempre. Un giorno , invece, apre uno spazio mentale ampio in cui si è portati a indugiare sulle solite domande esistenziali. Solite ma che martellano il cervello dell’essere umano da quando si è reso conto di averne uno: esiste il destino? come si riconosce l’amore? quando suonerà la mia ora? Ci si affeziona davvero a Dex ed Em, ai loro gesti, alle loro battute, alle loro vite che si rincorrono. L’occhio del narratore si apre ogni 15 luglio per circa vent’anni per raccontare squarci di quotidianità e aggiornare il lettore sui nuovi tasselli che di volta in volta si aggiungono al puzzle. I momenti di gloria e quelli di delusione, le strade sbagliate, gli amori di ripiego e, accanto a tutto ciò, il continuo cercarsi per non perdersi, l’idea costante dell’altro/a. “ Cosa penserebbe Em di questo? “, “ Cosa farebbe Dex al mio posto? ” sono le domande che si pongono quando si ritrovano lontani, perché non sono riusciti a restare vicini, per circostanze e per assecondare il flusso della vita che in quel momento scorreva in direzioni diverse per l’uno e per l’altra. Sullo sfondo si scorgono mode, città, romanzi e canzoni che hanno caratterizzato il passato recente. E il ventunesimo secolo li troverà ancora insieme per chiudere quel cerchio aperto molto tempo prima. Un giorno David Nicholls Neri Pozza Bloom, 2010 pp. 487, € 18,00 Letto in vacanza. Un giorno, di David Nicholls

Un corso di laurea per studiare Harry Potter

Amate così tanto Harry Potter che vi sareste volentieri iscritti alla scuola di Hogwarts? Beh, non sarà uguale, ma potete provare a seguire il corso dell’ università di Durham in Inghilterra “Harry Potter and the Age of Illusion” in cui si analizza il fenomeno del maghetto sotto l’ambito culturale-educativo-sociologico. L’università, che ha istituito il corso per l’anno 2010-2011, assicura che sarà un corso assai interessante, dalle ampie tematiche. Durante l’anno accademico, si studieranno i modelli educativi presenti nei libri della Rowling, così come le dinamiche di gruppo descritte, nonché un’analisi approfondita degli aspetti civici e della trasformazione ragazzi-adulti. Un’idea decisamente interessante, che non farebbero male a copiare anche le università italiane, mettendo al centro dello studio dei fenomeni letterari nostrani, per commentarli in positivo… o negativo (mi viene in mente il mondo mocciano, emh…). Se siete interessati, qui c’è tutto il programma di studi . Si stima che già un centinaio di ragazzi si siano iscritti al corso. Fonte | Panorama Un corso di laurea per studiare Harry Potter