Leggete Ayn Rand. Quando l’originalità sposa la promozione dei libri

Anni fa trovai su un sito dei consigli su come promuovere un libro; tra gli altri suggerimenti c’era quello di mettere una gigantografia della copertina del libro sul tetto del palazzo in modo che fosse visibile dall’alto (Goole Earth era agli inizi). Ora c’è stato qualcuno che ha fatto le cose ben più in grande: l’americano Nick Newcomen ha percorso circa ventimila chilometri in trenta giorni, toccando trenta stati e utilizzando un logger GPS – un aggeggio che registra i dati degli spostamenti –: facendo su e giù, destra e sinistra ha composto la scritta Read Ayn Rand – Leggete Ayn Rand [(1905-1982) una scrittrice e filosofa, nota come

Vedi l’articolo originale:
Leggete Ayn Rand. Quando l’originalità sposa la promozione dei libri

Ti voglio credere di Elisabetta Bucciarelli

Non è una nuova conoscenza per noi di Booksblog la brava Elisabetta Bucciarelli , ormai giallista dal fascino e dalla penna “che scotta”. Nella sua nuova fatica, “Ti voglio credere” edito dai tipi della Kowalski – Colorado noir, vediamo l’ispettrice Maria Dolores Vergani agli arresti domiciliari per aver accoltellato (per difesa o per volontarietà?) una donna nei boschi della Valle d’Aosta. In questa finta calma, però, l’ispettrice viene coinvolta dal fidato poliziotto Achille Maria Funi, per aiutarlo a decifrare uno strano caso di un suicidio e del ritrovamento di tre croci piantate in una villetta nel quartiere di San Siro. Il giallo, tutto milanese, prende la strana via di un Golgota cittadino, di una via Crucis, in cui si trova un ulteriore cadavere di una donna… Inizia

Segui il post:
Ti voglio credere di Elisabetta Bucciarelli

Gaffes in libreria

“Quando era appena uscito Gomorra – racconta una libraia romana – molti venivano a chiedermi se avevo “Sodoma”! E’ la verità, lo giuro. Per non parlare di chi mi chiede sia Delitto sia Castigo”. Una volta che ci si decide a leggere Dostojevski è sempre meglio comprare tutto in un’unica soluzione, no? La conversazione mi ha ricordato il mitico “Il buio oltre le seppie”, ovvero il libriccino che ha come scopo – come il primo volume Il fu Mattia Bazar – di raccontare gli strafalcioni di (aspiranti) lettori in libreria. Avete mai assistito a esilaranti scene del genere? Avete mai fatto gaffe del genere? Io ne confesso una: non ricordavo il nome del libro di Fabio Geda e ho chiesto “A Kabul ci sono i coccodrilli”. Un po’ come la signora che in Santa Maradona chiedeva La Profezia dei Celestini. Esilarante. Dai facciamo(ci) fare due risate. Gaffes in libreria

Come scegliere i libri? Leggendo pagina 69

Come fare per scegliere un libro tra i molti che ci sono in libreria? Se non avete letto una recensione che vi ha dato delle indicazioni, se non avete avuto nessun amico che vi ha dato qualche consiglio (non ci sono più gli amici di una volta!), se non sapete nulla del libro che vi sta davanti e che vi intriga ma non ne siete proprio sicuri, allora leggete pagina 69 per fugare ogni dubbio. Stando al grande Marshall McLuhan (1911-1980) sociologo canadese, la pagina 69 di un libro è indicativa dello stile dell’autore: le prime pagine, infatti, servono solo ad accalappiare la vostra attenzione e lo stesso dicasi per le ultime. Statisticamente parlando, quindi, pagina 69 è un buon punto per apprezzare l’autore e il suo modo di scrivere. Poi la pagina 69 è abbastanza vicina agli inizi per non rovinare eventualmente la sorpresa finale. Potrebbe anche succedere che a pagina 69 di un libro brutto ci sia un passaggio interessante o, viceversa, sia la pagina più brutta di tutto un romanzo o ancora che sia insignificante come tutto il resto del libro… ma in mancanza di ulteriori suggerimenti, un aiuto statistico-letterario è ben accetto, non trovate? Il problema si potrebbe porre per quei libri che hanno poche pagine (in questo caso scegliete un&#…

Segui questo link:
Come scegliere i libri? Leggendo pagina 69