Librai di strada, raccontate le vostre storie

Vorrei segnalarvi una bella intervista che parla dell’amore per i libri, quello vero, fatto di impegno quotidiano, tradizione di famiglia, soldi (mai abbastanza, come dice l’intervistato “più di un call center e meno di un impiegato”). La storia di Andrea Polla Mattiot, libraio di strada a Torino, la trovate qui . Lui studia psicologia e fa il libraio in uno storico banchetto per strada. Racconta che nel suo lavoro capitano colpi di fortuna: “il genero di un signore voleva far fuori quasi tutta l’opera di Calvino, Pavese e Fenoglio in edizione Einaudi, è stata una fortuna -dice – Certo, ogni tanto la fregatura ci scappa: ancora non dimentico quei cento volumi di esoterismo che mi sono rimasti sul groppone. E chi se li compra?” Per il resto, spiega, “sfido il caldo che fa sragionare, il gelo e la neve con tre maglioni addosso. Attrezzato, senza molte pretese, con una seggiola in legno e un tavolino su cui appoggio acqua e viveri o, d’inverno, il termos del caffè”. Avete belle storie di gente che sfida intemperie e nonostante la non-redditività non abbandona la passione di un mestiere che viva di letture (altrui)? Dai raccontate. Foto | Flickr Librai di strada, raccontate le vostre storie

– "Teoria sulla fede cristiana e sull’anima profetica del mistico" di Diego Pignatelli

Tra i “Testi per Riflettere”: “Teoria sulla fede cristiana e sull’anima profetica del mistico” di Diego Pignatelli.

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– "Teoria sulla fede cristiana e sull’anima profetica del mistico" di Diego Pignatelli

L’Aquilifero. Da libro autoprodotto a un contratto con Piemme

“L’Aquilifero” questo il titolo del libro, nasce nel 2005, quattro anni dopo la stesura delle prime righe e due anni dopo l’inizio delle ricerche di un editore. È stato un libro autoprodotto in poche copie attraverso una di quelle piccole case editrici a pagamento. Fortunatamente per me, ho trovato un “mecenate” che si è innamorato del libro e lo ha voluto sponsorizzare in quanto il prezzo era davvero esoso e io non avrei mai potuto affrontare la spesa”. Così parla Massimiliano Colombo, autore di L’Aquilifero , un romanzo storico autoprodotto e grazie al quale l’autore è riuscito a ottenere un contratto con una ‘vera’ casa editrice, Piemme. Il libro ci è stato segnalato nei commenti ad un nostro post , da Fingam (grazie Fingam!). Qual è l’elemento che conta di più per farsi conoscere: passaparola, segnalazione su social network, link a pagamento, comunicati stampa a siti specializzati o altro? Al momento della pubblicazione volli mettere un indirizzo di posta elettronica per i contatti dopo la prefazione. L’editore mi sconsigliò di farlo per evitare di ricevere eventuali feedback negativi ma io insistetti e così l’indirizzo venne messo nel libro. Ed è proprio a quell’indirizzo che mi sono arrivati entusiastici commenti e contatti. Tra questi una persona si è offerta di crearmi il sito: www.aquilifero.it che poi ha fatto da guida a tutti…

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L’Aquilifero. Da libro autoprodotto a un contratto con Piemme

– "La Qadiryya e l’emiro Abd alQadir" di Aldo Strisciullo

Nella rubrica d’autore “Riflessioni sul Sufismo” di Aldo Strisciullo: “La Qadiryya e l’emiro Abd alQadir”.

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– "La Qadiryya e l’emiro Abd alQadir" di Aldo Strisciullo