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Il Festival dei Fantasmi, di Rhys Hughes

Dopo “una piatta distesa di roccia levigata” che copre tutto il cielo, Rhys Hughes ci parla di un’altra distesa di roccia, che però sprofonda nelle viscere della terra. Se, infatti, ne Il disgregatore astrale la storia ruotava (o meglio: sottostava ) a un cielo che era diventato un unico pezzo di pietra, ne Il Festival dei Fantasmi – ultimo racconto di Hughes disponibile in eBook per 40K – siamo condotti dentro la terra e per poi tornare sulla terra e vedere le cose in un modo diverso. Una sorta di viaggio al centro della musica, infatti, è quello che compie il protagonista di questo racconto che si trova, inaspettatamente, a partecipare a un festival del tutto particolare e ad avere la possibilità di scoprire come è nata la musica, qual è stata la prima nota che ha fatto compagnia all’umanità. Sarà proprio un viaggio (metafora classica della conoscenza) che si svolgerà in tre giorni (quasi una novella morte e risurrezione del protagonista) che ci farà capire come è nata la musica. E forse sarebbe meglio non saperlo. Il nuovo racconto di Rhys Hughes inizia con tutta una serie di negazioni che fanno presagire un qualcosa che poi accadrà nel corso della narrazione e questo piccolo artificio letterario incuriosisce da subito. Ero andato ad …

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La fuga narrativa, di Tom Stafford

La fuga narrativa di Tom Stafford è uno dei saggi più interessanti che io abbia letto negli ultimi tempi e credo che chiunque viva nell’orizzonte del libro (scrittore o lettore, editore o libraio) dovrebbe leggerlo. L’argomento del saggio, come dice Stafford stesso, non è dei più facili ma è, certamente, dei più affascinanti: quale rapporto abbiamo con le storie e con chi ce le racconta? “La capacità di costruire di punto in bianco un’intera realtà, per quanto instabile, dimostra che la mente non è solo una macchina sensoria. La sua attività più profonda è tessere storie probabili o solo possibili. È questa la funzione lasciata a briglia sciolta nei sogni. Avrete forse intuito che dal mio punto di vista una delle scelte più importanti riguarda il modo di descrivere il mondo, la storia di cui lo rivestiamo. Se deleghiamo ad altri questo compito, le scelte che faremo saranno le loro.” In filosofia della conoscenza esiste il cosiddetto problema del ponte : come faccio io a sapere che effettivamente quello che vedo è la realtà? Passando dalla filosofia alla lettura e alla scrittura: come faccio a descrivere quello che c’è nel mondo? Come faccio a riconoscerlo quando lo leggo? Scrive Tom Stafford: “È necessario descrivere il mondo per dargli un senso. Queste descrizioni diventano quindi simboli potenti […] Nella vita reale, quella di tutti i giorni, le descrizioni del mondo, i racconti, abbondano, e sgomitano per guadagnarsi la…

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“Ultimo cerchio” e “Il cielo sotto i piedi” di Máximo Chehin

Due libri e due lettori sono protagonisti dell’eBook di Máximo Chehin dal titolo Ultimo cerchio / Il cielo sotto i piedi , pubblicato da 40kBooks . Il giovane scrittore argentino – vincitore del Premio del Fondo Nacional de las Artes – narra, infatti, di due libri e di due lettori che leggono questi libri, mettendo in luce come tante volte, anche il lettore più attento e acuto, rischi di non saper leggere cosa c’è veramente scritto tra le pagine che ha in mano. Nel primo racconto – Ultimo cerchio – un appartenente a una organizzazione segreta riceve un libro che, secondo lui, mette in serio pericolo l’organizzazione stessa. E, certo delle

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