Tag Archives: aforismi

Sono modesto e me ne vanto!, di Claudio Nutrito

C’è un pregio innegabile negli scritti di Claudio Nutrito : la capacità di riflettere – e far riflettere – sull’uso che facciamo della nostra lingua. Lo avevamo già apprezzato in Non ho niente da dire, ma so come dirlo . Trattato ad uso del moderno opinionista in cui analizzava il modo di parlare degli opinionisti. Ora Nutrito ci invita a soffermarci sui nonsensi, controsensi e paradossi apparenti in Sono modesto e me vanto! , in libreria per i tipi di Stampa Alternativa . Il libro è composto da nove capitoli di cui il primo, gustosissimo, è costituito con cento paradossi d’autore. Claudio Nutrito prende in esame vari modi di dire, diverse situazioni, alcuni aspetti della vita reale e li sviscera guardandone il lato paradossale ma, soprattutto, mostrando come a volte i nonsensi, i controsensi e i paradossi

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Sono modesto e me ne vanto!, di Claudio Nutrito

Libri & Uomini per Paul Valery

Forse non servirà nell’assoluto, fermarsi a raccogliere gli istanti di epifania considerandoli eterni, ma metterli insieme ogni tanto aiuta ad avere la misura del presente, del passato e un piccolissimo anticipo dell’avvenire. Riflessioni come quella di Paul Valery , sulla quale ci concentriamo oggi, restituiscono un po’ di profondità anche alla pratica quotidiana della carta, ma soprattutto alla cura, nella sua più larga estensione di significati. Un’aforisma e l’immagine che lo ritrae, catturata nel bel mezzo della Rue du Cherche-Midi , a mo di souvenir . Semplice affiche , monito o decoro, che spuntava sulla verde scatola di libri di una classica libreria parigina. Un’attenzione da riservare agli esseri e agli oggetti che ci sono più cari e che, in una mente sottile come quella del poeta francese, ha stimolato una comparazione effettivamente interessante tra testimoni in carta e in carne ed ossa. I libri hanno gli stessi nemici degli uomini: il fuoco, l’umidità, le bestie, il tempo… e il loro stesso contenuto. Paul Valery Via | daimon.org Libri & Uomini per Paul Valery

Una poesia sulle scale di Polignano

C’è il mare, la costa che si tinge di rosso la sera e tutto lo scenario incantato di luci, scorci e profumi. Ma non solo questo. Tra gli anfratti di Polignano a mare , paesino pugliese ad alta vocazione turistica, c’è anche una poesia scritta sotto le scarpe, che si esprime con canoni diversi da quelli della struggente bellezza ambientale. Si tratta dei versi di un poeta del passato, vissuto nel lontano XVI° secolo. Voce di Aminte e Gerusalemmi liberate, cantore di immani tragedie, estremi sacrifici e immensi amori, che riappare in una cornice molto diversa da quella dei libri di letteratura, in cui molti lo ricordano ancora. Torquato Tasso , sulla bianca scalinata a due passi dal blu: Perduto è tutto il tempo che in amor non si spende. Via | trekearth.com Una poesia sulle scale di Polignano

Una poesia sulle scale di Polignano

C’è il mare, la costa che si tinge di rosso la sera e tutto lo scenario incantato di luci, scorci e profumi. Ma non solo questo. Tra gli anfratti di Polignano a mare , paesino pugliese ad alta vocazione turistica, c’è anche una poesia scritta sotto le scarpe, che si esprime con canoni diversi da quelli della struggente bellezza ambientale. Si tratta dei versi di un poeta del passato, vissuto nel lontano XVI° secolo. Voce di Aminte e Gerusalemmi liberate, cantore di immani tragedie, estremi sacrifici e immensi amori, che riappare in una cornice molto diversa da quella dei libri di letteratura, in cui molti lo ricordano ancora. Torquato Tasso , sulla bianca scalinata a due passi dal blu: Perduto è tutto il tempo che in amor non si spende. Via | trekearth.com Una poesia sulle scale di Polignano