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Ascend. Il regno ritrovato, di Amanda Hocking. Si conclude la trilogia Trylle

Ascend. Il regno ritrovato , di Amanda Hocking , è il terzo e conclusivo volume della serie urban fantasy romantica YA Trylle e il seguito di Torn. Ritorno al regno perduto . In Ascend assisteremo all’evoluzione finale di Wendy che, da ragazzina ingenua e all’oscuro di gran parte di ciò che la riguardava da vicino, si avvierà a trasformarsi nella Regina dei Trylle (troll belli ) che era lecito aspettarsi, succedendo alla fredda madre Elora (che rivelerà amore e calore umano nei confronti della figlia)

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Torn. Ritorno al regno perduto, di Amanda Hocking

Torn. Ritorno al regno perduto , di Amanda Hocking , è il secondo libro della trilogia urban fantasy romantica YA Trylle e il seguito di Switched . Alla fine del piacevole Switched eravamo rimasti a Wendy, la changeling e neo-scoperta principessa dei Trylle (troll… “belli”), in fuga dal regno magico assieme all’amico Rhys, il ragazzo di cui, alla nascita, aveva preso il posto nella famiglia umana (non senza gravi conseguenze). Una volta nel mondo normale e a fianco del ritrovato fratello Matt, ecco che i Vittra, gli storici nemici dei Trylle, attaccano, rapiscono il terzetto e lo portano nel loro regno, goveranto da Re Oren. E qui la nostra Wendy entra in rapporto …

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Switched, di Amanda Hocking. Dal self-publishing al successo mondiale

Switched , dell’americana Amanda Hocking, è il primo libro della trilogia paranormal romance YA Trylle . Amanda Hocking è un clamoroso caso editoriale di self-publishing. Dopo alcuni libri scritti per passione (senza, evidentemente, grandi risultati presso le case editrici), nel 2010 l’autrice decide di autopubblicarsi su Amazon. Ed ecco che nei negozi di vendita online cominciano ad apparire i suoi lavori in formato digitale. Ciò che scrive piace così tanto ai lettori che in pochi mesi la Hocking riesce a vendere, dei suoi 9 e-books, oltre un milone di copie , guadagnando due milioni di dollari ! Agli inizi del 2011 si stima che l’autrice abbia venduto, in media, 9000 copie al giorno! ( * ) Un caso di questa portata non passa certo inosservato alle case editrici (probabilmente anche a quelle che fino ad allora erano state sorde al talento creativo della Hocking). Nel marzo 2011 è la Martin’s Press a farsi avanti e offre all’autrice ventisettenne un super contratto per la scrittura – questa volta su carta – di una nuova serie paranormal romance YA, Watersong . Ma l’occhio lungo della casa editrice, visto il successo di Trylle in formato e-book, compra i diritti anche di quella trilogia e decide di pubblicarla su carta a partire dagli inizi del 2012. E come lei, moltissime altre case editrici internazionali: Trylle , infatti, sta per diffondersi in ben 30 Paesi del mondo. Essendo, inoltre, stati acquisiti i diritti cinematografici, è molto probabile che sia in arrivo anche un film, sceneggiato dalla …

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Il sogno dell’auto-pubblicazione

Fino a qualche decina di anni fa, per pubblicare un libro, non c’era altro modo che convincere un editore a farlo. E l’operazione era lungi dall’essere semplice. Dopo migliaia di telefonate, appuntamenti rifiutati, manoscritti inviati e sequele di porte in faccia, lo scrittore medio, come anche quello dal talento misconosciuto, spesso si rassegnava per ritirarsi a meditare sul da farsi, e in certi casi l’abbandono della scrittura veniva di conseguenza, a meno che non si disponesse di ingenti risorse economiche da dedicare all’avventura… ma questa è un’altra storia. Oggi il panorama è indubbiamente cambiato. Stampare un libro in proprio è diventata non solo una pratica rapida e facile, ma spesso la vera e propria “panacea di tutti i mali”, che permette a testi di ogni tipo di vedere la luce, come “bambini in provetta” fatti nascere ad un ritmo incessante. Salvo poi rendersi conto, che non basta possederne l’aspetto e un codice ISBN per essere un’opera letteraria. Dietro un capolavoro di parole c’è bene altro. Ciò non toglie che la “via democratica dell’auto-pubblicazione”, ha reso possibile una concorrenza che potrebbe indirizzarsi verso un circolo virtuoso, a patto di saper filtrare qualitativamente i frutti di un tale “raccolto ipertrofico”. Lungi dal sogno, si tratta forse di una speranza, destinata a giacere in copie, ma soprattutto a diffondersi in versione e-book. Superata la fase iniziale, nella quale chi decideva di “produrre in proprio” passava per un vero presuntuoso, e di conseguenza non degno d’ascolto, la situazione attuale è assimilabile ad un “campo di battaglia” in cui a vincere non sono necessariamente i migliori, ma i più “web-inseriti”. E’ così che si spiegano infatti alcune parabole di successo contemporanee come …

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