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In Florida l’anno scolastico parte sotto il segno di Kindle

Mentre in Italia il sistema scolastico rotola nel fango, abbandonato dalle istituzioni e senza alcuna prospettiva per il futuro, in altri paesi – America in primis – sembra dimostrare, se non una ottima salute, per lo meno la capacità di guardare avanti, verso quel futuro tecnologico che da noi è ancora relegato alla fantascienza e alla visionarietà di pochi eletti. E’ di questi giorni infatti la notizia che, in una scuola superiore della Florida, questo nuovo anno scolastico partiraà sotto il segno delle nuove tecnologie, in particolare di Kindle , il lettore e-book di Amazon , che verrà sperimentalmente fornito a tutti i 2100 studenti del liceo di Clearwater per inizativa del preside. Grazie al Kindle, che sarà personalizzato con il nome di ognuno degli studenti, oltre a far risparmiare alle famiglie un’ingente quantità di soldi e di carta, si offrirà a tutti gli studenti la possibilità di accedere ad internet. Insomma una decisione che fa contenti un po’ tutti. Gli unici preoccupati sono i professori che dovranno aggiornare i loro metodi di insegnamento. Via | Planetebook.it Foto | Planetebook In Florida l’anno scolastico parte sotto il segno di Kindle

Ebook vs editori?

La notizia è di quelle che fa riflettere: Amazon ha firmato un accordo biennale con l’agenzia letteraria Wylie per la distribuzione esclusiva sul Kindle di libri importanti come Territori Londinesi di Martin Amis, Finzioni di Borges e di autori quali Philip Roth, Orhan Pamuk, John Updike, Salman Rushdie e altri. In pratica Andrew Wylie (agente letterario soprannominato “lo sciacallo”) ha bellamente scavalcato gli editori ed è diventato unico intermediario tra autore e negozio (seppur virtuale), creando una sorta di editrice a cavallo tra l’agenzia letteraria e Amazon (dal nome evocativo Odyssey Editions ), che in un solo giorno ha avuto fama mondiale a costo zero. Chapeau . La questione di fondo, secondo Wylie, è che le case editrici, a fronte di costi di stoccaggio e distribuzione quasi nulli, godono di royalty molto alte. Come dice Tom’s Hardware , “le regole del gioco vanno riscritte, o forse rielaborate in chiave digitale per la prima volta”. L’accordo è significativo per diversi motivi: il sempre più costante avanzamento del self publishing (che, come dice Mike Shatzkin, è un fenomeno “ sempre più ubiquo e rispettabile; se questo non è già il peggior incubo degli editori, dovrebbe diventarlo ”), il concetto di eBook che non rimane un qualcosa di secondario rispetto al cartaceo, ma ha una propria fisionomia; un rapporto diretto tra scrittore e pubblico, senza l’intermediazione della casa editrice (con tutti i pro e i contro di questo aspetto: chi garantisce che un testo pubblicato è valido?); l’importanza del contenuto dell’eBook e dell’eReader, al di là dell’estetica e delle mille cose (spesso inutili) che gli aggeggi elettronici fanno; infine, la necessaria risposta ad un quesito sempre più impellente: qual è il lavoro di un editore? Dice Giuseppe Granieri su La Stampa : “La prima battaglia si combatte sul piano culturale, quello che accredita e amplia il mercato in…

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Ebook vs editori?

Boom di vendite di eBook per Amazon

Amazon vende libri cartacei da 15 anni ; da poco meno di 3 anni vende anche libri in formato eBook e i dati per quest’ultima fetta di mercato sono interessantissimi : nell’ultimo trimestre ogni 100 libri venduti su Amazon.com ne sono stati venduti 143 come eBook. Se guardiamo all’ultimo mese, poi, ogni 100 libri cartacei gli eBook venduti sono stati 180. Trend temporaneo? Moda del momento tra eReader , iPhone ,

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