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Un vero leone, di Matteo Gubellini

Quali sono le principali qualità di un vero leone? Deve avere carattere (e certo, è il Re della foresta), mettere paura agli altri animali solo col suono del suo ruggito, camminare con andatura fiera e in modo elegante, col suo fisico muscoloso. Quando il leone vive in un circo, invece, i compiti si fanno molto più facili. Deve saltare il cerchio, dar retta al domatore e ogni tanto fare un ruggito che spaventi i bambini. Non è difficile diventare il Re degli animali, in un circo, continua a spiegare il domatore al leone della nostra storia (Un vero leone, del bravissimo Matteo Gubellini ). Eppure lui, proprio non riesce a fare paura a nessuno. Viene mandato via. E svoltato l’angolo, anche i bambini per strada ridono di lui. Tutti i bambini tranne Arianna, di cui riesce a diventare amico. A lei racconta i suoi sogni. E dopo averlo ascoltato sempre più a lungo, Arianna capisce cosa si nasconde nel suo cuore di leone. E gli trova un nuovo motivo di vita. Perchè non sempre il nostro destino è segnato dal ruolo che ci assegnano gli altri. E c’è bisogno di essere onesti e di mettersi davanti ai propri veri sogni, per essere felici ritrovando se stessi. M. Gubellini Un vero leone Bohem Press 14 euro. Un vero leone, di Matteo Gubellini

Topo Arturo e Gatto Sansone, di Graham Oakley

Questa bella favola, ‘Topo Arturo e Gatto Sansone’ è proprio illustrata come piace a me: con le figure grandi grandi, sulla pagina, mentre dietro il tratto riconosci la mano sapiente, attenta a definire ogni dettaglio dell’immagine. Ovvio: il libro è un piccolo ‘classico’. Uscito nel ‘72, ha dato vita alla serie di 14 albi con le avventure della ’strana coppia’ di animali. E nel ‘77 ha vinto il New York Times best illustrated Children’s Book. E’ un piacere quindi riscoprire la prima avventura che ha dato vita al mondo di Arturo e Sansone. Come al solito la fantasia rovescia il mondo: e anche qui, è il gatto, Sansone, ad essere a servizio del topo. Un gatto mansueto, tranquillo, che ama la quiete degli angoli di una splendida chiesa, abitata anche da un topolino, Arturo. Ma le riserve di cibo

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Topo Arturo e Gatto Sansone, di Graham Oakley

Gatti nell’arte, di Stefani Zuffi

Secondo uno spiritoso aforisma dello scrittore inglese P.G. Wodehouse, il gatto non ha mai completamente superato il complesso di superiorità dovuto al fatto di essere stato venerato come un dio dagli antichi Egizi. Una strenna di Natale ideale da regalare a chi ama i gatti : “Il gatto nell’arte”, questo bel librone in carta patinata di oltre 350 pagine, che ci riporta le riproduzioni delle più grandi ‘firme’ dell’arte che nelle loro opere hanno immortalato l’adorabile quattrozampe. Innanzitutto nella pittura, ci ricorda l’autore – lo storico dell’arte Stefano Zuffi – “come è nella sua natura, il gatto raramente si erge a protagonista: più spesso, per accorgersi della sua presenza bisogna osservare con calma, aguzzare lo sguardo”. Il gatto è spesso “perso nei suoi percorsi”, estraneo a quello che sta accadendo sulla scena. Ci trasporta in un’altra dimensione: la sua. Dalle statuette della dea gatta Bastet “venerata per avere un parto sereno e un puerpuerio senza rischi”, passiamo alle immagini degli splendidi affreschi di Pompei del dio Bacco, che col sottofondo di un bel ‘rosso pompeiano0, appunto, ha ai suoi piedi un bel felino. Durante il Medioevo invece il gatto viene raffigurato in una duplice veste: “da un lato come l’invidiabile e serafico satrapo domestico, geloso custode del proprio benessere; dall’altro, l’animale notturno, inafferrabile, feroce e inquietante”, e in questa veste appare ad esempio nelle splendide miniature medievali inglesi. Il gatto viene raffigurato anche nei primi dipinti d’arte sacra – ricorrente cane e gatto in lotta sotto il tavolo dell’Ultima Cena, per molti pittori – mentre durante il Rinascimento diventa &#…

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Gatti nell’arte, di Stefani Zuffi

Libri per Natale per bambini: L’orchestra degli animali, di Alberto Benevelli

Dove vanno un elefante che suona la tromba e una giraffa che pizzica l’arpa, le scimmie coi tamburini e il coccodrillo al mandolino? Salgono tutti sul trenino guidato dal pinguino, è ovvio. Perchè vogliono arrivare anche loro, come promette il pennuto Direttore d’orchestra, nel ‘posto più bello che c’è’ (anche se nessuno sa d0v’è). E così il trenino dell’”Orchestra degli animali”, la bella favola di Alberto Benevelli illustrata da Loretta Serofilli, corre corre corre e non ha mai tempo i fermarsi, mentre a bordo salgono un orso che suona il violino e i leprotti che fanno un gran strepito con i piatti, mentre topolini, ghiri e moscardini fanno trillare le campanelle. Una festa per gli occhi questo libro, con un

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Libri per Natale per bambini: L’orchestra degli animali, di Alberto Benevelli