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La linea d’ombra di Joseph Conrad

E’ la “storia di tutte le storie”, il viaggio di formazione per eccellenza quello che intraprende il giovane protagonista de La Linea d’Ombra di Joseph Conrad , sul limitare della “prima vera età della coscienza”: Solo i giovani hanno di questi momenti. Non parlo dei giovanissimi. No, I giovanissimi, per essere esatti, non hanno momenti. E’ il privilegio della prima gioventù di vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta una bella continuità di speranze che non conosce pause né introspezioni. Uno chiude dietro a sé il piccolo cancello della mera fanciullezza ed entra in un giardino incantato. Là perfino le ombre splendono di promesse. Ogni svolta del sentiero ha una sua seduzione. E non perché sia una terra ignota. Si sa bene che tutta l’umanità ha percorso quella strada. Ma si è attratti dall’incanto dell’esperienza universale da cui ci si attende di trovare una sensazione singolare o personale: un po’ di se stessi. Si va avanti, allegri e frementi, riconoscendo le orme di chi ci ha preceduto, accogliendo il bene e il male insieme – le rose e le spine, come si dice – la variopinta sorte comune che offre tante possibilità a chi le merita o, forse, a chi ha fortuna. Sì. Uno va avanti. E il tempo pure va avanti, finché ci si scorge di fronte una linea…

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La linea d’ombra di Joseph Conrad

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E’ la “storia di tutte le storie”, il viaggio di formazione per eccellenza quello che intraprende il giovane protagonista de La Linea d’Ombra di Joseph Conrad , sul limitare della “prima vera età della coscienza”: Solo i giovani hanno di questi momenti. Non parlo dei giovanissimi. No, I giovanissimi, per essere esatti, non hanno momenti. E’ il privilegio della prima gioventù di vivere in anticipo sui propri giorni, in tutta una bella continuità di speranze che non conosce pause né introspezioni. Uno chiude dietro a sé il piccolo cancello della mera fanciullezza ed entra in un giardino incantato. Là perfino le ombre splendono di promesse. Ogni svolta del sentiero ha una sua seduzione. E non perché sia una terra ignota. Si sa bene che tutta l’umanità ha percorso quella strada. Ma si è attratti dall’incanto dell’esperienza universale da cui ci si attende di …

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Il guardiano della città perduta, di Daniel Polansky. Fantasy & noir con un occhio al pubblico maschile

Il guardiano della città perduta , di Daniel Polansky è il primo volume di una serie in corso di scrittura che unisce fantasy e noir , nonchè l’apprezzato e originale romanzo d’esordio del ventiseienne autore americano, pubblicato ad agosto e già in rapida diffusione in tutto il mondo. La serie si ambienta a Low Town, un’area “corrotta” della bellissima città Rigus – dalle suggestioni medievali – nella regione delle Tredici Terre, che ha una sua peculiare religione, struttura politica e sociale, moneta, storia, istituzioni, criminalità, ma è anche percorsa dalla magia e pullula di maghi e stregoni, educati in scuole. Non mancano nemmeno creature mostruose da evocare. Low Town è un’affollata area di Rigus piena di vicoli, bar, bordelli, droghe, spacciatori, poliziotti e politici corrotti, crimini di ogni genere. Il taciturno protagonista, the Warden, il Guardiano, è un 35enne, ex-ragazzo di strada, ex- membro all’Esercito, veterano di guerra ed ex-agente della polizia segreta di Rigus, caduto in disgrazia e attualmente consumatore e trafficante di droga e co-proprietario di un bar, che si trova obbligato a risolvere il caso di alcuni bambini morti. Nella settimana in cui arriverà alla verità vedremo questo anti-eroe noir portare avanti l’indagine in mezzo ai pericoli con efficacia e spietatezza (ma coglieremo anche i suoi lati più umani), assisteremo a doppi giochi, tradimenti e intrighi, atti di violenza, crimini, c’imbatteremo in malviventi, gente normale, polizia segreta e lord, “ascolteremo” uno slang fantasy-noir originale e ben integrato e avremo a che fare anche con amuleti, magie, maghi e creature terrificanti. Il tutto calato – pare bene – in un’atmosfera decisamente dark, arricchita di suspense e tanta azione. Serie Low Town 1. Low Town, 2011 (Il guardiano della città perduta, 2011) 2. secondo romanzo previsto per il 2012 + eventuali altri romanzi a seguire Daniel Polansky Il guardiano della città perduta ( Low Town ) Fanucci € 9,90 Pagina Facebook di Daniel Polanski In uscita il 29 settembre Serie per adulti per scene di violenza e linguaggio Qui …

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"Il Mondo alla fine del Mondo" di Luis Sepùlveda

Quella notte, ancorati all’ingresso dello Stretto Baker, non riuscii ad addormentarmi. Mi tornavano alla memoria tutte le storie di mare che ho letto nella mia vita, e si confondevano con il racconto del capitano Nilssen. Ben imbacuccato salii in coperta. Il capriccioso inverno australe mi offriva una notte incomparabile. Le migliaia di stelle sembravano a portata di mano, e la vista della Croce del Sud, che indicava i confini polari, mi colmò di emozione, di una forza e di una sicurezza sconosciute. Finalmente anch’io sentivo di appartenere a qualche luogo. Finalmente sentivo quel richiamo, più potente dell’invito della tribù, che uno ascolta o crede di ascoltare, o s’inventa come palliativo alla solitudine. Là, in quel mare sereno ma mai calmo, su quella bestia silenziosa che tendeva i muscoli preparandosi all’abbraccio polare, sotto le migliaia di stelle che testimoniavano la fragile ed effimera esistenza umana, seppi finalmente che appartenevo a quei luoghi, e che se anche fossi mancato, avrei portato con me per sempre quella pace terribile e violenta, precorritrice di tutti i miracoli e di tutte le catastrofi. Quella notte, seduto sul ponte del Finisterre, piansi senza rendermene conto. E non per quanto era accaduto alle balene. Piansi perché ero di nuovo a casa. E’ una storia di corsi e ricorsi quella scelta da Sepùlveda , di mitici vascelli e di balene nascoste nelle insenature segrete del fondo del mondo. E’ una vicenda di lotte ecologiste sulla scia di Greenpeace , tra Amburgo e il Cile, inseguendo la Nishin Maru, una baleniera giapponese dallo sporco passato e un capitano dagli scrupoli inesistenti. Una ragazza volenterosa

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"Il Mondo alla fine del Mondo" di Luis Sepùlveda