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La bellezza dei libri noiosi. Quali i vostri?

Prendo spunto da un simpatico articolo del New York Times sul fatto di possedere libri “noiosi”. Sull’orgoglio di averne molti, mi correggo. Nell’articolo in questione, viene citata anche una sorta di enciclopedia del fagiolo o un trattato sull’essenza delle bolle di sapone. Ma naturalmente la cosa potrebbe intendersi anche in altro modo. Perchè i libri “noiosi”, come specificammo in un post precedente , potrebbero anche essere i più belli. Il tutto, naturalmente, se non si disprezza la fatica intellettuale connessa, ovvero se non si intende cioè la lettura (solo) come uno svago ma piuttosto come uno sport, in cui la complessità dell’impresa la rende più appassionante e soddisfacente, una volta compiuta. E allora vi chiedo: quali sono i libri più “noiosi” (e che amate di più) della vostra biblioteca personale? Quelli da cui non vi separereste mai e che vi riempiono di orgoglio all’idea di averli letti e apprezzati? Tutto è relativo naturalmente, e dipende dai criteri di chi giudica un testo “noioso” o meno. Il parametro potrebbe essere: un libro “non” di evasione, ecco. Ad esempio, sono orgogliosa di avere nella mia “lista” Al culmine della disperazione di Emil M. Cioran, o magari Mentre moriva di William Faulkner. O ancora (l’amatissimo) Foto di gruppo con signora di Henrich Boll. Ma un libro “noioso” o ostico è per forza un “classico” d’altri tempi? No. C’è anche, ad esempio, la bellissima trilogia autobiografica di Elias Canetti ( La lingua salvata, Il frutto del fuoco, Il gioco degli occhi ). Agli occhi di qualcuno (che non li ha letti, peraltro) potrebbero sembrare dei mattoni, ma io li ho trovati appassionanti. E di sicuro c’è di peggio: attendiamo i vostri titoli. Via | NyTimes La bellezza dei libri noiosi. Quali i vostri?