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CasaSirio, una casa editrice "pop"

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CasaSirio, una casa editrice "pop"

È morto Carlo Castellaneta. Aveva 83 anni

Lo scrittore è morto a Udine. Nel 2007 aveva pubblicato il suo ultimo libro: “Gridando: avanti Savoia!”. Lo scrittore Carlo Castellaneta è morto la scorsa notte a Palmanova (Udine). 83 anni, milanese, viveva però in Friuli da una decina d’anni. La morte è giunta in ospedale, dove Castellaneta era ricoverato in seguito a complicazioni causate da una polmonite. Scrittore e giornalista, ha legato il suo nome alla città di Milano, dove era nato nel 1930. La sua carriera inizia in Mondadori , come correttore di bozze. Nel 1958 Elio Vittorini, consulente della casa editrice, legge il manoscritto di “Viaggio col padre” e approva la pubblicazione di quello che è stato il suo primo libro. Quasi 50 anni dopo, nel 2007, diede alle stampe il suo ultimo lavoro: “Gridando: avanti Savoia!”, sempre per la casa editrice Mondadori. Ha collaborato con il Corriere della Sera ed è stato anche direttore di Storia Illustrata; ma è ricordato soprattutto per i libri, in gran parte dedicati alla città di Milano . Tra i suoi lavori più noti si ricorda “La Paloma”, “Notti e Nebbie” da cui è stata tratta una serie televisiva diretta da Marco Tullio Giordana su sceneggiatura dello stesso Castellaneta, “L’età del desiderio”. È morto Carlo Castellaneta. Aveva 83 anni

Scarlett Johansson VS l’editore francese JC Lattès a causa del libro di Grégoire Delacourt

L’attrice americana ha denunciato una casa editrice francese per sfruttamento della sua personalità in un romanzo. “La première chose qu’on regarde” , successo letterario firmato dalla sdolcinata penna del pubblicitario Grégoire Delacourt e pubblicato in primavera dalla casa editrice francese JC Lattès, di bocca buona quando si tratta di diramare a gran voce probabili bestseller ultra-popolari (è il caso di gran parte delle versioni francesi dei libri di Dan Brown), si è rivelato una potenziale gatta da pelare. Perché la dolce sosia di Scarlett che bussa alla porta di un giovane meccanico ventenne di uno sperduto villaggio della Somme, dipartimento del nord della Francia “non troppo affollato” (tanto per usare un eufemismo), non è piaciuta all’attrice originale, che ha deciso di denunciare la casa editrice chiedendo i danni per “violazione e sfruttamento fraudolento del diritto della personalità. Effettivamente l’improbabile storia d’Arthur Dreyfuss, garagista bello come una star del cinema, raccontata per immagini sul sito dello stesso autore , come uno storyboard da campagna vendita, snocciola un discreto deguito di cliché annegati in un’abbondante dose di melassa in stile romanzetto sdolcinato. Lui la ospita dormendo sul divano secondo la perfetta tradizione dell’ibrido contemporaneo tra il principe azzurro e il gentleman, un esemplare piuttosto raro a dire il vero, lei lo affascina sempre di più con le sue morbide grazie e i suoi sorrisi e il tutto scivola velocemente in un risultato che offre il fianco nudo ai critici, come Eric Chevillard de Le Monde , che chiude la sua recensione al vetriolo con un affogato, non di caffé ma di kitch, …

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Poesie da non so dove, di Federica Rossi

Pubblicare poesia, si sa, è un suicidio editoriale: commercialmente parlando la poesia non vende e purtroppo, al di là dell’aspetto romantico, il libro è un prodotto che va venduto. Per questo trovare tra le proposte di una giovane casa editrice anche la poesia è interessante. Bébert edizioni – casa editrice nata nel 2012 a Bologna che ha scelto il copyleft e graficamente opta per la monocromia delle copertine perché, come leggiamo sul loro sito . hanno “voglia di differenziarsi da tutte le nuove forme editoriali, da tutte quelle nuove forme di bigiotterie che sono il packaging, le grafiche e tutto quello che predilige l’estetica al contenuto” – ha nel suo catalogo il libro Poesie da non so dove di Federica Rossi , con illustrazioni di Maria Cecilia Azzali. Attraverso l’uso di un linguaggio minimalista e ricorrendo al verso libero, l’autrice mette bianco su nero delle emozioni che, chissà, molti di noi a volte hanno provato. Leggiamo, per esempio, in Marionette che respirano (purtroppo) : Tutti, come burattini, vi gonfiate di risate insignificanti e di grosse enormi parole. Parlate, ridete, Morite! Intensa la poesia Silenzio che è fatta di domande, tante domande, a cui è difficile dare una qualche risposta accettabile e per questo l’unica cosa che si può fare è tacere. Alla fine rimane, forse, solo un Desiderio : Voglio andare, viaggiare, vagare dove nessuno mi può

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