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Marcos y Vintage, i leggendari esordi della Marcos y Marcos in vendita su internet

Forse non tutti sanno che prima di essere una delle case editrici più quotate del panorama editoriale italiano indipendente, la milanese Marcos y Marcos era praticamente una scommessa, un sogno racchiuso in una mansarda in zona Porta Venezia da dove si dice che uscissero libretti assemblati a mano e numerati. Si dice, e per qualcuno è quasi diventata una leggenda questa storia di esordi autoprodotti, di libri inventati, di mansarde odorose di colla e carta pregiata. Ebbene, oggi questa leggenda ha un motivo in più per essere creduta vera e vidimata come Storia. Sì, perché quei leggendari libretti sono di nuovo disponibili per i collezionisti e i bibliofili – o semplicemente per gli aficionados di questa piccola grande realtà dell’editoria indipendente. Tra queste undici perle, risalenti agli anni ‘80 e acquistabili via internet direttamente dal sito della casa editrice , ci sono i Frammenti sulla poesia di Novalis , Il mio Puškin di Marina Cvetaeva , la Novella del buon vecchio di Italo Svevo o ancora La società come milizia di Ludovico Geymonat e Il diluvio di Leonardo da Vinci . Via | Marcos y Marcos Marcos y Vintage, i leggendari esordi della Marcos y Marcos in vendita su internet

In morte di Sergio Bonelli

E’ morto Sergio Bonelli. Aveva 79 anni. Era il Bonelli editore di Tex e Dylan Dog , il Bonelli figlio d’arte, il Bonelli che quell’arte ce l’aveva nella penna oltre che nel sangue perché se era stato proprio il padre Giovanni Luigi a disegnare Tex e a fondare la casa editrice Audace sarà il figlio a subentrare alla madre Tea in quella che era diventata la Cesim, per trasformarla nella Sergio Bonelli Editore . Soprattutto l’uomo dal “grande fiuto editoriale”. A lui spetta l’indubbio merito di aver sostenuto autori di talento come Tiziano Sclavi , che Dylan Dog lo aveva creato, e non ultimo quello di aver “condotto la creatura di famiglia” negli anni della crisi, come un vascello da guerra. Ma non si tratta dell’unica lode che gli si dovrebbe tributare. Gli autori di booksblog si uniscono a quelli di comicsblog nel cordoglio dovuto senza nascondere un rimpianto crescente, poiché non è solo una grande personalità del mondo dell’editoria ad essersi spenta ma un “accanito produttore di storie”. Di quelle storie che erano “pane per i suoi denti di sceneggiatore” e che,

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In morte di Sergio Bonelli

Quando il saggio è analfabeta. Storie di refusi e orrori nei saggi Mondadori

Da qualche anno a questa parte il lavoro editoriale è sempre più dislocato, esternalizzato, precarizzato, diviso e spezzettato . In moltissime case editrici regna il disordine e la fretta, abitudini che permettono all’imperizia di spopolare. Se poi a questa condizione si aggiunge poi la situazione lavorativa al limite dell’umano di una grandissima quantità di finto-salariati neo-schiavi , costretti a lavorare a ritmi indecenti e sottopagati il gioco è fatto: il lettore si ritrova dunque a leggere libri poco curati , traduzioni approssimative, volumi farciti di errori di stampa, refusi, spesso addirittura veri e propri orrori di grammatica. A chi non è successo di imbattersi in un libro degli orrori del genere, io stesso ricordo di aver accennato, proprio su queste pagine, a un’avventura del genere, capitatami qualche mese fa con un libro di Kapuscinski. A questo proposito vi segnalo un bellissimo articolo che ho trovato su Sudare Inchiostro , il blog personale di Mattia Nicchio. L’articolo in questione – che per attenzione ai dettagli e profondità di analisi sarebbe più corretto chiamare reportage – è intitolato Saggi analfabeti – Quando l’editor è in vacanza ed esplora gli e(o)rrori di un volume stampato da Mondadori . Si tratta di Storia della tortura di George Riley Scott, tradotto e curato da Silvia Bigliazzi e, almeno a giudicare da tutti gli errori e gli orrori che ci ha trovato Mattia Nicchio, sembra proprio un libro da non leggere. Quello che invece non dovete lasciarvi sfuggire è la lettura del pezzo di Nicchio, la cui puntualità e precisione è impressionante. Certo, perderete un po’ di fiducia nel sistema editoriale italiano, ma quella, soprattutto se siete lettori forti e esigenti, l’avrete già persa da un po’. Foto | Flickr Quando il saggio è analfabeta. Storie di refusi e orrori nei saggi Mondadori

Storie di editoria a pagamento: Publish America contro J. K. Rowling

Una delle piaghe che ha infettato l’editoria negli ultimi anni è il fenomeno delle case editrici a pagamento, quelle che offrono discutibilissimi servizi di editing e di distribuzione ad autori emergenti, ma che in realtà basano i propri incassi sui pagamenti degli autori stessi, obbligati per contratto a comprare una certa quantità dei propri libri, finanziando di tasca propria la pubblicazione dei propri inediti. Moltissime di queste case editrici, almeno in Italia, si limitano a chiedere banalmente e schiettamente i soldi agli autori interessati, senza lavorare troppo di fantasia. Al contrario, negli Stati Uniti, almeno a giudicare dall’ultima notizia che arriva da oltre oceano, esistono case editrici dotate di una creatività e di un coraggio di prim’ordine. E’ questo il caso della PublishAmerica, una casa editrice a pagamento con base in Maryland che ultimamente l’ha inventata proprio grossa, proponendo ai potenziali autori una tassa di 49$ contro la promessa di sottoporre le opere pervenute alla lettura…

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