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Libero Grassi, Cara mafia io ti sfido

Nel ventesimo anniversario della sua morte, avvenuta appunto il 29 agosto del 1991, Libero Grassi, l’imprenditore palermitano che disse no al pizzo, diventa un fumetto. Grazie alla penna di Laura Biffi e Raffaele Lupoli, alla matita di Riccardo Innocenti e alle illustrazioni di Beatrice Gozzo rivive la vicenda del coraggioso industriale che a gran voce dichiarò la sua guerra alla mafia. Con caparbietà e convinzione scrisse la lettera “Caro estortore” che venne poi letta nella trasmissione di Michele Santoro, Samarcanda. “La storia di Libero Grassi va oltre quella che egli ha vissuto in prima persona – raccontano Raffaele Lupoli e Laura Biffi, sceneggiatori del fumetto – Dopo l’omicidio si è prolungata grazie alla sua eredità morale e sociale. Con l’impegno dei familiari e delle associazioni antiracket, poi Addio Pizzo e Libero Futuro, con Confindustria Sicilia che ha scelto di sbattere fuori gli imprenditori collusi, con il suo nome che campeggia sulla facciata delle scuole, sui cartelli di tante

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Tachiyomi, gli "scrocconi" della lettura in piedi

Si chiama tachiyomi ed è la pratica, tipicamente giapponese, ma non solo, di scroccare la lettura di giornali, libri, fumetti e quant’altro. Accade spesso in terra nipponica di trovare in libreria o in edicola schiere di lettori rigorosamente in posizione eretta con la testa abbassata sull’ultimo romanzo di successo, la rivista appena uscita o il quotidiano. E gli esercenti? Pare che questa attività, molto diffusa, sia anche ampiamente tollerata. Si vede che a fronte di tanti “scrocconi” della cultura ce ne siano altrettanti che poi i libri, i giornali, i manga, li comprano davvero. Qui da noi, in realtà, mi sembra che la situazione sia molto simile con la differenza che ormai in quasi tutte le librerie , soprattutto quelle di catena, c’è un angolo di lettura con tanto di poltroncina. E in questi giorni di afa persistente che attraversa tutta la penisola l’aggiunta dell’aria condizionata rende la tentazione ancora più irresistibile. E voi? Vi è capitato di leggere in parte o interamente un romanzo dal prezzo di copertina troppo alto direttamente in libreria? Via | Biblioteca giapponese Foto | Flickr Tachiyomi, gli “scrocconi” della lettura in piedi

Vento letterario, la fiera dell’editoria "di qualità"

“Vietata la partecipazione agli editori a pagamento”. E’ questo l’imperativo di Vento letterario (22-24 luglio, Finale Ligure), la prima fiera del libro in Italia che seleziona le case editrici partecipanti in base alla loro politica editoriale e cioè alla scelta di pubblicare o meno con il contributo economico dell’autore. L’intento è di tracciare un confine netto tra le realtà “sfornalibri” il cui unico criterio di scelta dei titoli è il portafogli dell’autore e quelle che invece pubblicano solo i testi che ritengono validi e se ne accollano tutte le spese. Oltre agli stand con i libri, la fiera propone una mostra-mercato…

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I libri fuori commercio riprendono vita grazie agli eBook

“La forma più maneggevole meglio si adattava alla lettura, al trasporto in viaggio, all’uso scolastico; ed ancora la capacità di contenuto, tanto più grande di quella del rotolo, ben rispondeva alle esigenze di selezione o sistemazione”. Così scriveva Guglielmo Cavallo nel 1975 a proposito del passaggio dal rotolo al codice. Così, mutatis mutandis, si potrebbe scrivere oggi a proposito del libro cartaceo e dell’eBook: stiamo assistendo, infatti, a un nuovo modo di concepire il libro , tanto da parte dei lettori che degli editori. Tra gli editori – soprattutto quelli più piccoli (e, spesso, più frizzanti, culturalmente parlando) – è tutto un fermento di iniziative che mirano a proporre la lettura anche

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